Nuovo colpo di scena nella tormentata scalata a Twitter da parte del papà di Tesla, Elon Musk (nella foto). Il consiglio di amministrazione di Twitter, infatti, dopo un'iniziale resistenza ha fatto dietrofront e ora intende soddisfare la richiesta di Musk sugli account spam o falsi, offrendogli accesso al suo enorme ammontare di dati, che include più di 500 milioni di tweet postati ogni giorno. Lo ha riportato il Washington Post citando alcune fonti, secondo le quali la decisione punta a sbloccare l'impasse sull'Opa.
L'imprenditore sudafricano alcuni giorni fa aveva scritto una missiva a Twitter, avvertendo che avrebbe potuto far saltare il suo accordo da 44 miliardi di dollari se il social network non avesse fornito i dati reali sugli account falsi, che secondo Musk sarebbero molto superiori al 5% dichiarato ufficialmente.
Intanto, secondo un'anticipazione di Bloomberg, gli azionisti di Twitter dovrebbero esprimersi sull'acquisizione da parte di Musk agli inizi di agosto. La notizia proviene da una email interna alla società che cinguetta, nella quale i dipendenti vengono messi in guardia sulla possibilità che il lavoro da remoto non sarà tutelato e protetto dopo la chiusura dell'accordo.
Una preoccupazione che potrebbero essere fondata, dal momento che il patron di Tesla la scorsa settimana aveva scritto una email ai suoi manager chiedendo loro di essere presenti in ufficio per almeno 40 ore a settimana, viceversa avrebbero dovuto lasciare il loro posto in Tesla.
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