Telecamere e un pitbull a «guardia» della droga

Pitbull e telecamere a guardia del «fumo». Dodici chili di hashish sequestrati a Nettuno, un chilo di cocaina purissima, una pistola calibro 9, venti proiettili e denaro trovati a Ostia. A proteggere la «roba», in questo caso, la nonna dello spacciatore, tenuta all’oscuro di quanto era nascosto nella sua casa a piazza Gasparri. Due storie di droga e malavita accadute sul litorale romano, da sempre base operativa dei narcos in affari coi cartelli sudamericani. Protagonisti della prima operazione i carabinieri di Anzio, in particolare gli uomini del nucleo operativo che dal 2005 seguono traffici e movimenti in una zona definita «a rischio». Indagini difficili, seguite per mesi dal pm di Velletri Luigi Paoletti, titolare di numerose inchieste su mafia e criminalità organizzata nel territorio di Nettuno. I carabinieri passano centinaia di ore fra pedinamenti, riprese e intercettazioni prima di trovare le prove necessarie perché il gip Gisberto Muscolo emetta le prime ordinanze di custodia cautelare in carcere e sequestri oltre 100 chili di droga. Una storia di narcotrafficanti all’italiana nient’affatto conclusa. L’altra sera, quando i militari hanno la certezza dell’arrivo di un altro carico, il blitz in una villa alla periferia della cittadina pontina. Il proprietario, C.G. di 48 anni e con una sfilza di precedenti penali, è in casa. Sembra tranquillo anche se sulle prime non si accorge della «visita» dei carabinieri. Perché? Le telecamere dell’impianto di sicurezza non sono puntate sul cancello principale ma sul giardino posteriore e sul patio. Ci pensa un pitbull a far scattare i dispositivi di allarme. «Lo abbiamo reso inoffensivo - spiegano i militari - poi abbiamo avviato la perquisizione». A tradire il proprietario una mattonella del cortile, l’unica che, battuta, emette un rumore diverso dalle altre. Basta sollevarla per scoprire una botola a protezione di un vano sotterraneo. All’interno 50 panetti di hashish per un peso complessivo di 12 chili. L’uomo è stato arrestato. Stessa sorte per S.Z., romano di 25 anni, ammanettato dalla Guardia di Finanza per spaccio di droga, ricettazione e detenzione abusiva di armi e per G.G., 50 anni romano, accusato di spaccio di droga. Denunciati, invece E.M., 29 anni romana, e D.Z., 28 anni. Sono i «cavalli» utilizzati dai narcos a Nuova Ostia. Per scovarli i baschi verdi della compagnia di via Pedretti affittano un locale adiacente l’appartamento del sospetto numero uno. Dalla terrazza gli agenti scoprono un ingresso secondario. In una prima perquisizione saltano fuori 2 etti di coca. I finanzieri allentano la presa sul 50enne, tanto da fargli commettere un passo falso.

Ovvero una disperata telefonata ai complici: «Correte nella cantina della nonna di Sandro e buttate tutto». Pochi secondi e dopo e le Fiamme Gialle fanno irruzione nello scantinato dove bloccano altri due pusher mentre cercano di portare via cocaina, una pistola, una bomba carta, hashish e due coltelli.

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