ROMA - Telecom Italia ha ceduto il 37% detenuto nell'operatore telefonico cubano Etecsa alla finanziaria Rafin, controllata dal governo dell'Avana.
Il valore dell'operazione è di 706 milioni di dollari (circa 515 milioni di euro). Il governo castrista ha già corrisposto 500 milioni di dollari alla società guidata dall'ad Franco Bernabè, mentre i restanti 206 milioni saranno pagati in 36 rate mensili.
L'operazione, ha assicurato il manager trentino. «conclude la fase di dismissioni e di razionalizzazione del portafoglio e ne apre una nuova». La riorganizzazione, infatti, ha prodotto una riduzione dei costi da circa 4 miliardi e una riduzione dell'indebitamento «vicina ai 5 miliardi, restituendo all'azienda la capacità di pensare al futuro su basi solide». Per quanto riguarda le partecipazioni internazionali, infatti, il focus sarà concentrato esclusivamente sull'Argentina e sul Brasile, «mercati in crescita».
Bernabè ha negato di essere «preoccupato» dall'ultimo report di Jp Morgan che ha abbassato il rating di Telecom a sell pur confermando il target price a 1,15 euro. L'ad, infatti, ha sottolineato la validità del lavoro svolto nel corso del proprio mandato. Tuttavia prosegue la lettera su Telecom che anche oggi accusa un calo del 3% circa a 1,045 euro.
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