Il mondo dei telefonini, in Italia, si prepara a vivere la sua seconda giovinezza. A circa vent’anni dall’inizio della diffusione di massa del telefono cellulare, la tendenza è ormai chiara: gli apparecchi sono sempre più studiati per permettere la navigazione online e l’utilizzo di ampie e nuove gamme di servizi.
Così, da un lato (quello della tipologia del prodotto) la notizia è che siamo alla vigilia del sorpasso tra il numero di italiani che usa uno smartphone e quello che ha in tasca un terminale classico. I dati Nielsen sull’utilizzo del mobile nel primo trimestre dell’anno rilevano un incremento costante nella diffusione degli smartphone. I possessori di cellulari di ultima generazione hanno superato i 20 milioni di individui, con una crescita del 52% rispetto allo stesso periodo del 2010, e a questi tassi di crescita, il sorpasso potrebbe avvenire entro fine 2011. «Nell’ultimo anno la diffusione di smartphone ha registrato un tasso di crescita senza precedenti: a inizio 2011 ci sono ben 7 milioni di possessori in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno - commenta Ombretta Capodaglio, marketing communication manager di Nielsen -. Ed è interessante soprattutto notare che i nuovi utilizzatori di smartphone si distribuiscono anche in quelle fasce della popolazione tipicamente meno coinvolte e meno digitalizzate: crescono infatti le donne, che arrivano al 44% del totale (+5%) e aumenta l’età media dei possessori di smartphone, che passa dai 40,4 anni di inizio 2010 agli attuali 43,3 anni».
Dall’altro lato (quello dei servizi), si aprono rapidamente nuove frontiere: entro 3 anni, già nel 2014, il 10% dei telefonini adotteranno la tecnologia Nfc che già permette (in via sperimentale), tramite una connessione wireless a corto raggio, di contenere carte di credito e di pagamento in genere, carte fedeltà, carte di identificazione aziendale, carte di abbonamento, ma anche carta d’identità e altro.
Questa è la previsione fatta ieri da Marco Patuano, nuovo ad di Telecom Italia. «Nfc - ha detto Patuano - è un open standard internazionale e non è una tecnologia proprietaria. Ora l’obiettivo è di aumentare al massimo la standardizzazione» cioè fare in modo che il numero maggiore di telefonini anche quelli di fascia bassa e media siano abilitati.
«I 5 grandi gruppi telefonici europei, cioè Telecom, Deutsche Telecom, Vodafone, Orange e Telefonica hanno scritto una lettera comune ai produttori chiedendogli di introdurre Nfc nei loro nuovi modelli». Poi la sfida sarà quella di convincere il sistema di operatori intermedi, come le banche. E «Telecom - ha concluso Patuano - non vuole diventare una banca, ma un abilitatore sicuro anche per le banche».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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