Le piccole vedette lombarde del firmamento operano quasi tutte in montagna, dove l'aria è più pura e l'inquinamento luminoso minore. Anche se alcuni osservatori astronomici sono ricavati in colonie, ex silos per l'acqua, ex rifugi alpini, dispongono di attrezzature professionali sofisticate: cupole rotanti che consentono un'osservazione del cielo a 360° o telescopi capaci di spingere l'occhio fino a 350 milioni di anni-luce di distanza dalla terra.
L'ultimo arrivato, è stato inaugurato lottobre scorso a Ponte in Valtellina, località San Bernardo, a 1238 metri di altezza. Questa particolarità fa dell'osservatorio astronomico Giuseppe Piazzi, l'occhio più vicino al cielo in Lombardia, strappando il primato alle due cupole dello Schiaparelli di Campo dei Fiori (Varese) a quota 1226 metri. «L'intenzione del Comune - dice Elena Folini, assessore alla Cultura e ai Servizi sociali di Ponte - è soprattutto quella di inserire l'osservatorio in un pacchetto fruibile da scolaresche e appassionati, che estenda le iniziative didattiche a sfondo naturalistico già presenti in zona alle neonate attività astronomiche». Il Giuseppe Piazzi è nato dal progetto di alcuni appassionati, in onore di chi nel 1801 scoprì Cerere, il più grande asteroide del sistema solare.
Scopritori di pianetini e asteroidi sono anche gli astrofili della Brianza, che dal 1988 hanno il loro luogo di osservazione in un ex rifugio presso la capanna Stoppani a quota 1124 metri a Sormano (Como). L'asteroide 79271 Bellagio e l'asteroide Nespoli, dedicato all' astronauta milanese, Paolo Nespoli, sono stati scoperti proprio qui.
Intensa opera divulgativa anche per l'osservatorio di Ganda di Aviatico, inaugurato nel 1995 sul monte Poieto, prealpi orobiche, a circa 1200 metri di quota. «Ogni primo venerdì del mese organizziamo conferenze gratuite e visite al telescopio a partire dalle 20,30 - dice Gian Carlo Calzetta, coordinatore delle attività del Circolo astrofili bergamaschi che gestiscono la struttura - e a richiesta ci rechiamo presso le scuole medie e superiori e nei Comuni della Bergamasca a tenere lezioni e a organizzare osservazioni coi telescopi nelle piazze». Quello di Ganda è un occhio verso il cielo sparato con apparecchiature tra cui un telescopio Newton da 50 centimetri di diametro e 2 metri e mezzo di focale: un bestione alto tre metri e mezzo con cui gli astrofili hanno scoperto un asteroide e col quale fanno misurazioni dei pianeti extrasolari con il coordinamento della Aavso. lAmerican Association of variable star observers.
E sempre vicino a Bergamo si trova anche l'osservatorio Presolana, in località Lantana di Dorga a Castione, a 1150 metri di quota. La struttura esiste dal 1991 e dispone di due postazioni osservative. Svolge più o meno le stesse attività di divulgazione ma è gestita dal Gruppo astrofili di Cinisello Balsamo. Il complesso è aperto un giorno al mese (prossimo appuntamento il 27 dicembre alle ore 21) per svelare gratuitamente ai visitatori le bellezze di pianeti e galassie scrutabili col telescopio. Chiuso invece da ottobre a aprile l'osservatorio Serafino Zani di Lumezzane (Brescia) sul colle San Bernardo, a 830 metri di altezza.
Ma è a Brembate Sopra, a 10 km da Bergamo, che sorge uno dei più curiosi e attrezzati "monte Palomar" di Lombardia.
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