«Mi hanno offerto 20mila voti per 20mila euro, invito gli organizzatori a limitare a un solo voto per utenza invece che 7». In un'intervista sul sito del Foglio un manager anonimo racconta di essere stato contattato da un call center per acquistare i televoti per Sanremo a favore di un suo artista. «Mi hanno offerto 20mila voti per 20mila euro» ha raccontato il manager di un cantante in gara che ha aggiunto i dettagli dell'offerta specificando che il call center sarebbe stato in grado di arrivare anche a fare quindicimila telefonate in un giorno, al costo più o meno di un euro per voto. «Se la Rai limitasse il voto a uno solo per utenza fissa o mobile le possibilità di dopare la gara sarebbero molto più basse».
Intanto ieri si è concluso il concorso web Sanremo 59. Il premio è andato a Ania con «Buongiorno gente». La ragazza si esibirà sul palco dell'Ariston domani, nella serata finale del Festival. Ma le polemiche vanno avanti. La Fimi (Federazione industria musica italiana) chiede alla Guardia di finanza di indagare. «La questione del televoto tramite call center in un evento come Sanremo può avere una valenza penale e sconvolge il meccanismo della gara», tuona il presidente Enzo Mazza.
Anche il Codacons annuncia un esposto alla Procura della Repubblica di Roma. Tutto nasce dalle denunce di Striscia la notizia e del Foglio. «Attraverso i call center è possibile comprare voti per il proprio artista» denunciano il giornale e il tg satirico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.