Chi è Martina Trevisan, la tennista italiana arrivata ai quarti a Miami

La tennista fiorentina manca l'impresa contro la kazaka Rybakina ma grazie a questo risultato si avvicina alla Top 20. Scopriamo di più sulla prima giocatrice italiana

Chi è Martina Trevisan, la tennista italiana arrivata ai quarti a Miami

Il cammino di Martina Trevisan a Miami si ferma ai quarti di finale contro Elena Rybakina. Alla tennista azzurra non riesce l’impresa dopo il bel successo agli ottavi contro Ostapenko: la russa naturalizzata kazaka, ultima vincitrice di Wimbledon e finalista agli Australian Open, vince in due set, 6-3 6-0. Pochi rimpianti per la giocatrice toscana, presentatasi al torneo da numero 24 al mondo e che, da lunedì prossimo, sarà a ridosso della Top 20. Adesso proviamo a scoprire di più sulla tennista mancina, numero 1 d'Italia.

Chi è Martina Trevisan

Nata il 3 novembre 1993 a Firenze, è cresciuta in una famiglia di sportivi. Mamma Monica è una maestra di tennis, papà Claudio è un ex calciatore che ha giocato in Serie B e il fratello Matteo, di quattro anni più grande, è stato anche lui un tennista. Numero 1 al mondo juniores (campione di Wimbledon in doppio), ha ottenuto il best ranking di 267 al mondo prima di chiudere la carriera internazionale definitivamente nel 2017, dopo un infinito calvario di problemi fisici. Mancina, la sua superficie preferita è il cemento. Ha vinto un torneo WTA in carriera a Rabat nel maggio 2022 e il suo best ranking è il numero 21. Il suo miglior risultato nelle prove del Grande Slam è la semifinale al Roland Garros 2022. Martina è una ragazza molto riservata e della sua vita privata si conosce ben poco. Molto attiva sui social, il suo profilo Instagram è seguito da oltre 67mila followers.

Gli esordi, lo stop e la rinascita

Martina Trevisan ha avuto una carriera da ragazzina prodigio: non aveva ancora compiuto 16 anni e giocava regolarmente gli Slam junior, disputando la semifinale di doppio sia al Roland Garros che a Wimbledon, e nell'ottobre del 2009 è 57 del mondo tra gli Under 18. Le pressioni e la vita da atleta, però le creano enormi problemi a Martina."Il tennis era diventato un ambiente nel quale non mi sentivo più a mio agio - aveva raccontato qualche anno fa al sito della Federtennis -. Probabilmente ho sbagliato a continuare a giocare fino al punto in cui mi sono persa, smarrita sino ad ammalarmi di anoressia. Mi dovevo allontanare del tennis, altrimenti ne sarei stata travolta". L'azzurra lascia il tennis agonistico nel 2010 e comincia una nuova vita da maestra in un circolo a Pontedera. Nel 2014, risolti i problemi, vuole tornare in campo. Si rimette in gioco in tornei minori, nel gennaio 2020 l'esordio agli Australian Open, dove perde al 1° turno con la futura vincitrice Sofia Kenin. Poi l'avventura a Parigi, dove centra i quarti di finale, battuta solo dalla futura campionessa Iga Swiatek. Questo risultato le dà le luci della ribalta ma soprattutto la consapevolezza di poter giocare ad altissimi livelli.

Il primo titolo in carriera

Il 2022 è l'anno della sua consacrazione. La tennista toscana conquista il primo titolo in carriera nel circuito WTA, trionfando al "Grand Prix Sar La Princesse Lalla Meryem", torneo 250 disputato sui campi in terra rossa di Rabat, in Marocco. L'azzurra batte in finale la statunitense Claire Liu, n. 92 della classifica mondiale: 6-2, 6-1 il punteggio finale in un'ora e 32 minuti di gioco. Una sfida dominata da Martina, soprattutto nel secondo set dove concede solo il 30% dei punti all'avversaria. La conclusione di una settimana perfetta per la fiorentina che a Rabat batte, tra le altre, la n. 10 al mondo Garbine Muguruza e la connazionale Lucia Bronzetti. Con questa vittoria diventa così la ventesima giocatrice italiana a vincere un torneo del circuito WTA, entrando tra le prime 60 al mondo.

L'exploit al Roland Garros

Archiviato il torneo di Rabat, Trevisan vola subito in Francia per giocare il Roland Garros. La storia d’amore tra Martina Trevisan e lo Slam francese regala altre grandi emozioni. Non era la prima volta che la Trevisan si scopriva felice a Parigi: anche due anni prima, nel 2020, era arrivata fino ai quarti di finale, partendo dalle qualificazioni. Un aiuto le arriva dal destino: Jabeur, Kontaveit e Krejcikova subito fuori, la canadese Leylah Fernandez debilitata da un problema al piede nei quarti di finale. Tutto il resto, però è merito di Martina, che disegna tennis, aggredisce con il dritto e con il rovescio e spesso ha anche il coraggio di scendere a rete. La sua corsa si ferma in semifinale contro Coco Gauff. L'azzurra si spende fino alla fine anche stringendo i denti per una contrattura maledetta accusata dopo il primo set. Questa ventottenne fiorentina tutto cuore e gambe non sbaglia nulla, trova semplicemente di fronte una rivale superiore, che ribatte dritto su dritto e rovescio su rovescio. Finisce 6-3, 6-1 un risultato che quasi sembra ingiusto. Ma vedere quegli occhi brillare, dopo mille peripezie, valgono più di qualsiasi vittoria in campo.

Gli impegni dopo Miami

Dopo Miami inizierà la stagione sul rosso. Prima del rientro in Europa, la toscana giocherà il WTA 500 di Charleston su terra verde, dal 3 al 9 aprile. L'impegno in Billie Jean King Cup contro la Slovacchia (14-16 aprile a Bratislava su cemento indoor) precederà il WTA 500 di Stoccarda (Trevisan è l'ultima ad aver ottenuto accesso diretto nel main draw) e i WTA 1000 di Madrid e Roma.

Saranno mesi importanti per l'azzurra che dovrà difendere 1.060 punti nel ranking dopo il titolo di Rabat e la semifinale al Roland Garros dello scorso anno. Un tour de force che dirà di più sull'obbiettivo Top 20.

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