
I punti chiave
La sconfitta contro il nostro Matteo Arnaldi nel secondo turno del Masters 1000 di Madrid ha lasciato il segno. Più che altro, è l'ennesima sconfitta nei primissimi turni dei tornei più importanti ad avere messo Novak Djokovic in una condizione nuova che non aveva praticamente mai vissuto in passato, almeno negli ultimi 20 anni dove ha dominato in lungo e in largo il tennis mondiale. In conferenza stampa non ha escluso che quella di ieri potrebbe essere stata l'ultima apparizione da giocatore sulla terra rossa madrilena.
"Una sfida mentale"
"Speravo di poter giocare una partita in più di quelle che ho giocato a Montecarlo. È una realtà in un certo senso nuova per me, devo dire, cercare di vincere una partita o due, senza pensare ad andare lontano nel torneo", ha dichiarato Djokovic nel dopo gara. Le difficoltà del vincitore di 24 titoli del Grande Slam coincidono con l'inizio della stagione sulla terra battuta che culminerà nel Roland Garros il mese prossimo. "È una sensazione completamente diversa da quella che ho provato in oltre 20 anni di tennis professionistico", ha detto. "È una sfida mentale per me affrontare davvero questo tipo di sensazioni in campo, uscendo presto ora regolarmente nei tornei".
L'incertezza su Madrid
Dopo aver parlato di sé, Novak ha comunque ammesso i meriti di Arnaldi considerato "un giocatore davvero forte, di qualità". È sicuramente il giusto tributo per il 24enne ligure che ieri è stato nettamente superiore in campo meritando la vittoria in due set. Dal canto suo, Djokovic ha poi spiegato alla stampa di non essersi preparato così tanto sulla terra battuta e anche se si è allenato bene, le gare sono sempre un'altra cosa. Il serbo, 38 anni il prossimo 22 maggio, è alla sua seconda sconfitta di fila alla prima gara dopo aver perso contro il cileno Tabilo a Montecarlo e contro l'olandese Van de Zandschulp a Indian Wells (sul cemento).
L'età che avanza e la minore (inevitabile) competitività rispetto al passato creano pensieri nuovi per il super campione serbo. "Se questo è stato il mio ultimo match a Madrid? Potrebbe essere. Non sono sicuro se tornerò, forse non come giocatore. Spero di no, ma potrebbe essere così". Sa di aver vinto tutto e che rimarrà per sempre nella storia del tennis ma sa che, prima o poi, questo momento sarebbe arrivato.
I record di Djokovic
Djokovic è ancora alla ricerca del suo primo titolo stagionale dopo aver vinto il suo 99° torneo con l'indimenticabile medaglia d'oro alle Olimpiadi di Parigi ma da quel momento ha perso ben quattro finali e insegue ancora il suo centesimo traguardo che lo proietterebbe ancor di più nella leggenda come Jimmy Connors (109 tornei) e Roger Federer (103). "Ora sto cercando di usare questo come forza trainante per il futuro.
Ovviamente i tornei del Grande Slam, l'ho detto molte volte, sono i più importanti per me. Il che non significa che non voglia vincere qui, certo che lo volevo, ma gli Slam sono dove voglio davvero giocare il miglior tennis. Non so se riuscirò a farlo al Roland Garros, ma farò del mio meglio".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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