Prosegue la stagione meravigliosa di Jasmine Paolini, che dopo aver trionfato nel prestigioso Wta 1000 di Dubai riesce anche a raggiungere la finale al Roland Garros, dove dovrà vedersela con la numero 1 del ranking mondiale Iga Swiatek, favorita d'obbligo.
Quinta italiana in finale Slam
La tennista toscana è la quinta italiana di sempre a qualificarsi per la finale di un torneo del Grande Slam. La prima fu Francesca Schiavone, che sempre a Parigi riuscì a farlo per due anni consecutivi, ovvero nel 2010 e nel 2011, vincendo contro Samantha Stosur nella prima circostanza e venendo sconfitta da Na Li nella seconda. L'anno dopo, ancora una volta al Roland Garros, fu invece il turno di Sara Errani, che il 9 giugno 2012 perse in due set contro Maria Sharapova. Per rivedere delle italiane in finale Slam fu necessario attendere fino al magico 2015, quando a contendersi il titolo sul duro degli Us Open furono Flavia Pennetta e Roberta Vinci: fu la brindisina a vincere in due set, sollevando al cielo di New York il trofeo più prestigioso della sua carriera un mese prima del ritiro dal mondo del tennis.
Ora è il turno di Jasmine Paolini, che scenderà in campo sullo Chatrier sabato 8 giugno alle ore 15.00 per cercare di completare al meglio il percorso che l'ha condotta fino all'atto finale di uno dei tornei più importanti al mondo, senza considerare il fatto che domani, in coppia con Sara Errani, c'è in programma la semifinale del doppio femminile. La tennista toscana sarà chiamata a una vera e propria impresa, dato che per vincere dovrà sconfiggere la numero uno al mondo Iga Swiatek, regina a Parigi in ben tre delle ultime quattro edizioni.
Le origini
Jasmine è nata a Castelnuovo di Garfagnana il 4 gennaio 1996 da padre italiano, originario di Lucca, e madre di nazionalità polacca ma di origini miste, dato che per metà è polacca e per metà ghanese. Cresciuta a Bagni di Lucca, dove il papà gestiva un bar, si è appassionata al tennis grazie al padre e soprattutto allo zio Adriano, che la portò per la prima volta su un campo di terra rossa del Tennis Club Mirafiume di Bagni di Lucca.
Qui scoccò la scintilla, ma è all'età di 15 anni che arriva la prima importante svolta: Jasmine entra infatti nel college federale di Tirrenia, dove si dedica al tennis anima e corpo e cresce rapidamente anche grazie a degli allenamenti e a una formazione più mirata e strutturata. È a questo punto che si fa spazio in lei l'idea di avviare una carriera professionistica. La tennista toscana non si è mai fatta scoraggiare dalla sua bassa statura e dai dubbi che questa potesse essere un ostacolo per la sua carriera, anzi: proprio questo limite l'ha spinta a migliorare altri aspetti del suo gioco, e a fare affidamente soprattutto sulla rapidità, l'agilità e le abilità tecniche.
Esordio e prime vittorie
Le prime partecipazioni a tornei del circuito ITF risalgono al 2011, mentre la prima finale arrivò due anni dopo alla SMA Cup Sant'Elia, Roma, dove fu sconfitta dalla connazionale Martina Caregaro. Dopo appena due mesi (agosto 2013) riuscì a vincere il primo trofeo nel Torneo Città di Locri. I primi anni nel circuito Wta non sono facili, ma Jasmine non molla e trionfa per la prima volta sul cemento dello Slovenian Open 250 il 19 settembre del 2021, sconfiggendo in finale la statunitensa Alison Riske.
Il successo più prestigioso lo consegue nel febbraio di quest'anno, quando riesce a imporsi su Anna Kalinskaja, conquistando il Wta 1000 di Dubai: si tratta della terza italiana di sempre a raggiugere questo traguardo dopo Flavia Pennetta (Indian Wells 2014) e Camila Giorgi (Open di Montreal 2021). Con questo successo, Jasmine ha portato a casa il montepremi da 767.
655 euro: complessivamente, da inizio carriera, la tennista toscana ha incassato, stando a quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, 3.615.555 euro, senza considerare ciò che riuscirà a guadagnare dopo la cavalcata fino alla finale del Roland Garros 2024.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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