Il mancamento, poi la racchetta: malore in campo per Berrettini

Matteo vince il primo set, poi è costretto a fermarsi e ad appoggiarsi alla racchetta a metà del secondo a causa di un mancamento

Il mancamento, poi la racchetta: malore in campo per Berrettini
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Tanta paura ieri per Matteo Berrettini, colto da un lieve malore durante il match di primo turno del prestigioso torneo Masters-1000 di Miami contro Andy Murray, perso al terzo e decisivo set con il risultato di 6-4, 3-6, 4-6.

Purtroppo a far notizia non è tanto il risultato maturato sul campo, con delle buone indicazioni per il tennista azzurro dopo la finale raggiunta la scorsa settimana all'Atp Challenger 125 di Phoenix, bensì ciò che è accaduto a metà del secondo set, quando Matteo ha avuto un mancamento ed è stato costretto ad appoggiarsi alla racchetta per non crollare a terra. Le difficoltà per chi gioca a Miami, sia negli anni in cui la competizione si svolgeva sui campi di Key Biscayne che ora in quelli dell'Hard Rock Stadium, sono da tempo note, a causa delle elevate temperature e del grande tasso di umidità: il più recente episodio è quello che ha visto vittima il francese Arthur Cazaux, il quale, impegnato nelle qualificazioni per raggiungere il tabellone principale del torneo, si è accasciato a terra dopo un malore ed è stato addirittura costretto a ritirarsi.

Così non è andata invece per Berrettini, che ha stretto i denti riuscendo a concludere il match ma perdendo, purtroppo, al terzo e decisivo set. Dopo la finale di Phoenix, persa contro Nuno Borges, l'italiano era alla ricerca di buone sensazioni in campo per puntare a un ritorno ad alti livelli nel circuito maggiore. Qualche dato incoraggiante c'è indubbiamente stato, ma quanto accaduto nel secondo set ha chiaramente condizionato il proseguimento dell'incontro.

Parte subito bene, Matteo, con un break in apertura che riesce a difendere anche grazie a un servizio di altissimo livello (78% di prime in campo e 19 su 25 punti ottenuti): sfiora anche il secondo break, poi chiude col risultato di 6-4. Nella seconda partita cala il rendimento al servizio del tennista italiano e il rivale ne approfitta, riuscendo ad essere particolarmente aggressivo ed efficace sulle seconde: il britannico ottiene il break nel sesto game e si porta avanti. Poi sul 5-2 per Murray, Berrettini ha un mancamento proprio mentre si trova al servizio: l'italiano barcolla, ed è costretto ad appoggiarsi alla racchetta. Sugli spalti il pubblico ammutolisce, e in campo entra il medico, che misura la pressione al tennista azzurro. Matteo stringe i denti, mangia una barretta e torna in campo, perdendo al terzo set dopo una battaglia di 3 ore.

A fine match il bel gesto di Murray, che vuole sincerarsi delle sue

condizioni. "Come stai, Matteo?", chiede lo scozzese. "Sono stanco ma sto bene", replica Berrettini. A quel punto Sir Andy conclude con una frase diventata virale sui social: "Bentornato".

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