Tennis, come funziona il ranking Atp: ecco le regole per stilare la classifica

La classifica viene stilata sui risultati ottenuti nelle ultime 52 settimane: i punti ottenuti in un torneo hanno validità per quel determinato lasso di tempo. Ecco come si calcola il saldo

Tennis, come funziona il ranking Atp: ecco le regole per stilare la classifica

Diventare numero uno del ranking Atp è il sogno di ogni tennista professionista. Con l'impresa a Pechino Jannik Sinner è entrato nella storia del tennis italiano, diventando l'unico azzurro insieme ad Adriano Panatta a raggiungere la posizione numero 4 dall'Era Open. Ma come viene stilata la classifica torneo dopo torneo? Quanti punti assegna ogni vittoria? Proviamo a scoprire tutto, andando con ordine. D'altronde chi è che non dà uno sguardo alla classifica ogni lunedì della settimana?

L'evoluzione negli anni

La prima classifica fu pubblicata dall'Atp, il 23 agosto 1973 e riguardava esclusivamente il singolare. I criteri per l'assegnazione dei punti si basavano sulla media dei risultati del tennista. Si calcolava dividendo i punti totali accumulati nelle 52 settimane per il numero di tornei giocati, abbassando il divisore per favorire chi giocava il maggior numero di tornei. Furono quindi introdotti dei punti supplementari per le vittorie ottenute contro giocatori con una classifica migliore. Dal 1990 furono presi in considerazione i risultati di 14 tornei, nel 2000 i tornei in esame diventarono 18, mentre nel 2021 diventarono 19, ai quali per il singolare furono aggiunte le Atp Finals, il sistema attualmente in vigore.

Le nuove regole

Dal 2009 c’è stata una nuova classificazione dei tornei. Ci sono le quattro prove del Grande Slam, i 4 tornei principali (Australian Open, Roland Garros, Wimbledon, Us Open), a seguire i 9 Master 1000, 11 gli Atp 500, 40 gli Atp 250, e infine i Challenger e i Futures che possiedono una sotto-distinzione a seconda del montepremi offerto.

Come è possibile vedere dalla tabella ogni torneo attribuisce diversi punti in base al risultato ottenuto. Ora il ranking Atp viene stilato sui risultati ottenuti nelle ultime 52 settimane: i punti ottenuti in un torneo hanno validità per quel determinato lasso di tempo, al termine del quale vengono scartati ed eventualmente sostituiti dai nuovi punti guadagnati.

ranking atp
@ wikipedia

Ora i punti sono calcolati su 18 tornei (19 per chi raggiunge le Atp finals). I punti delle Atp Finals vengono tolti prima dell’evento di fine anno della stagione successiva. Il ranking è aggiornato circa 45 volte a stagione; ogni lunedì dell’anno. Siccome gli Slam e i Masters 1000 di Indian Wells e Miami durano invece 14 giorni, in alcuni momenti il calcolo slitta di due settimane.

Come si calcola il ranking

I punti guadagnati da un giocatore rimangono in carica fino a quando si gioca lo stesso torneo nella stagione successiva. Per dirla in termini più chiari: il risultato che viene raggiunto a Wimbledon nel 2023 non si esaurisce con la fine dell’anno solare ma rimarrà in vigore fino a Wimbledon 2024. A quel punto, i punti guadagnati possono essere riconfermati nella stessa quantità oppure sottratti.

Se si proviene da una vittoria in finale, il defending champion, a meno di non vincere di nuovo, non potrà che perdere punti rispetto al tesoretto conquistato. Il saldo tra le due stagioni può quindi essere negativo o positivo. Un giocatore può anche trarre vantaggio dal fatto che durante un torneo dell’anno precedente si è fermato alla semifinale (meno punti) e in quello successivo invece riesce a conquistare la finale (più punti).

Un esempio: un giocatore che nel 2023 ha vinto gli Australian Open ha conquistato 2000 punti. Questi vengono tolti al giocatore l’anno dopo. Ora se riesce a ripetersi il saldo sarà 0 e quindi manterrà tutti i punti che aveva in precedenza, se non va oltre le semifinali conquisterà 720 punti e il suo saldo sarà negativo di 1280 punti.

I top 30 della classifica hanno degli obblighi. La composizione dei 18 tornei dovrà essere la seguente: 4 tornei del Grand Slam, 8 tornei Masters 1000, 4 tornei Atp 500 e 2 tornei Atp 250. Il torneo di Montecarlo, che è l’unico 1000 a non essere obbligatorio, può prendere il posto di un torneo 500. Un top 30 che salta uno Slam o un Masters 1000 non può rimpiazzare il punteggio con un 500 o un 250.

Cos'è l'Atp Race

Introdotta dal 1° gennaio 2000. Si tratta della classifica per stabilire gli otto tennisti che si prenderanno parte alle Atp Finals alla fine della stagione, evento che si disputerà a Torino. Tutti i tennisti partono con 0 punti ogni anno, e alla fine della stagione gli atleti con i punteggi migliori hanno accesso alle torneo. I punti vengono assegnati esattamente con lo stesso criterio del ranking, con la differenza che, essendo una classifica azzerata ogni stagione, non vi sono punti da difendere.

Il giocatore che chiude la stagione regolare dopo la Masters Cup con più punti nella Race viene premiato ufficialmente durante il Masters di fine anno con il trofeo di Atp Race Champion.

Il vincitore della Atp Champions Race è il campione del mondo della stagione tennistica Atp, poiché chiude in prima posizione la corsa al numero uno mondiale Atp dunque numero 1 del mondo a fine stagione. Dal 2021 la sede delle Finals è Torino e la classifica che porta a questo torneo viene chiamata Atp Race to Turin.

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