"Vietato fischiare Djokovic": la decisione degli Australian Open

Nessuno spettatore potrà disturbare Novak Djokovic pena l'espulsione immediata dalle tribune: ecco la decisione degli Australian Open dopo le vicende dello scorso anno

"Vietato fischiare Djokovic": la decisione degli Australian Open

L'anno scorso divenne un caso di cronaca mondiale: Novak Djokovic fu rispedito a casa dopo essere atterrato in Australia e aver perso il braccio di ferro con il governo del Paese perché non vaccinato contro il Covid-19. Come avevamo scritto sul Giornale.it, i giudici cancellarono il visto non consentendogli di partecipare agli Australian Open, uno dei quattro tornei del Grande Slam. Quest'anno, invece, la musica è totalmente cambiata: guai al pubblico se si permetterà di fischiarlo in merito alle vicende di un anno fa.

Cos'è la "no boo policy"

La notizia arriva direttamente dal direttore del torneo, Craig Tiley, che all'Herald Sun ha fatto sapere che chiunque mugugni, fischi o si lasci andare a ululati simili ai "boo" razzisti che troppo spesso si sentono negli stadi (specie quelli per il calcio) sarà espulso immediatamente dalle tribune. Il numero uno del tennis mondiale dovrà essere libero e sereno di giocare al meglio senza condizionamenti per le vicende accadute lo scorso anno. "Non vogliamo a Melbourne Park chi disturba i giocatori: se qualcuno impedisce a chicchessia di godersi il suo tempo nel nostro torneo: boom, verrà allontanato".

Il debutto in amichevole

Tiley ha parlato al plurale ma il riferimento a Djokovic è chiaro: può essere che qualche tifoso o pseudo-tale acquisti il biglietto apposta per disturbare ma ciò non sarà permesso in un torneo così prestigioso. “Non li vogliamo sul posto. Possono stare alla larga o li cacceremo fuori". ha aggiunto intervistato da Eurosport. Tiley ha fatto sapere di essersi messo in contatto con il campione serbo di recente e ha già ricevuto ottimi feedback dopo il primo allenamento contro Daniel Medvedev che ha sostenuto alla Rod Lover Arena di Melbourne, prima apparizione dopo le polemiche dell'anno scorso. "I nostri tifosi sportivi sono tra i più istruiti al mondo. Apprezzano la grandezza. Sono abbastanza fiducioso che i fan di Melbourne, simili all'esperienza che ha avuto ad Adelaide, saranno altrettanto bravi".

"Non porto rancore"

Vista la sua presenza, il serbo è il tennista da battere e favorivo numero uno: insegue il decimo successo in questa competizione, un numero da capogiro. Come ha recentemente dichiarato alla stampa, prima di Melbourne ha sostenuto il primo match in terra australiana ad Adelaide dove ha battuto agevolmente 6-3, 6-2 il francese Constant Lestienne. Al termine della gara ha speso parole al miele per il pubblico venuto lì ad applaudirlo. "So che la comunità serba di Adelaide è grande ma non pensavo sarebbero stati così tanti e li ringrazio molto".

Alla precisa domanda su quanto accaduto 12 mesi prima, Djokovic ha risposto di essersi messo tutto alle spalle, "ho voltato pagina e guardo al futuro", sottolineando di non portare "nessun rancore".

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