Wimbledon, corsa finita. Medvedev piega Sinner al quinto set

Jannik Sinner deve arrendersi a un grande Daniil Medvedev in cinque set: è il russo a raggiungere la semifinale dello Slam di Wimbledon dopo una battaglia di quattro ore

Wimbledon, corsa finita. Medvedev piega Sinner al quinto set
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Non ce l'ha fatta, Jannik Sinner, che dopo una battaglia superiore alle quattro ore ha ceduto in cinque set a Daniil Medvedev che raggiunge le semifinali a Wimbledon. La sconfitta è maturata con il punteggio 7-6 4-6 6-7 6-2 3-6. Una gara decisamente sfortunata per il numero uno del mondo che non è mai apparso in ottime condizioni fisiche con lo spavento a inizio del terzo set quando Sinner si è fermato richiedendo l'intervento del medico per un giramento di testa. Paradossalmente, al rientro ha giocato meglio dominando il quarto set ma gli errori sono stati troppi, dall'altra parte il russo ha sbagliato pochissimo meritando il passaggio del turno.

Le parole del russo

Intervistato a fine gara a bordo campo, Medvedev ha spiegato come ha fatto a battere Jannik. "Se vuoi battere jannik la partita deve essere per forza dura. Ho visto che non è stato bene, ho continuato a giocare ad alto livello, sono molto soddisfatto del mio tennis e guardo con fiducia avanti". Sul malore di Sinner: "È stato difficile, ho visto che a tratti non si muoveva ma sapevo che, a un certo punto, ce l'avrebbe messa tutta. Sono molto contento di aver vinto il terzo set, mi dispiace che si è creata una situazione del genere ma tutto è bene quel che finisce bene".

La sconfitta di Sinner in cinque set

Sin dall'inizio si intuisce che non è la classica giornata dove a Jannik riesce tutto: e così che il primo set è molto equilibrato, non c'è nessun break e la conclusione naturale non può essere altro che il tie-break. Qui è stato molto bravo Sinner che rimane attaccato al russo per vincere 9-7. Ci si aspettava che la conferma sarebbe arrivata nel secondo set ma Medvedev non sbaglia davvero nulla: strappa il break (il primo dell'incontro) al terzo game, sale poi 3-1 per chiudere 6-4 senza troppi problemi dopo un'ora e 44 minuti di gioco.

Nel terzo set succede quello che non ti aspetti: sul punteggio di 1-1 Jannik chiede un time-out medico, fa segni di giramento di testa e viene portato fuori dal campo dove rientra dopo 11 minuti. Un capogiro, un malessere che poi probabilmente verrà definitivamente chiarito nelle prossime ore. Nei primi colpi non è efficace, il russo ne approfitta salendo 5-3 ma ecco che Sinner "risorge", strappa il servizio e va sul 5-5 dando la sensazione di stare nettamente meglio. Anche stavolta si deve ricorrere al tie-break ma non è a lieto fine: lo vince il russo 7-4 che si porta in vantaggio.

Nel quarto set c'è l'unico passaggio a vuoto del russo mentre Sinner gioca il miglior tennis della sua gara variando tantissimo le soluzioni, mettendo in campo efficaci prime di servizio, ace e ottime smorzate sotto rete. In poco tempo vince 6-2 conquistando il quinto e decisivo set.

Stavolta, però, non c'è quella continuità necessaria che ci si aspettava dopo l'impresa di essere rimasto in gara e aver vinto nettamente il set precedente: Medvedev è superiore, strappa il break al quarto game e sale 4-1 al quinto sulla propria battuta. Ci sarebbe una montagna da scalare ma l'impresa non riesce: Sinner esce comunque tra gli applausi e adesso la testa inizierà a essere rivolta alle Olimpiadi di Parigi.

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