
Lo scorso 3 marzo, ma se ne è avuta notizia solo in queste ore, il personale delle Digos di Bologna e di Piacenza, insieme a personale Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione - Servizio per il Contrasto all’Estremismo e al Terrorismo Esterno, ha dato esecuzione a un mandato d'arresto europeo emesso dalle autorità spagnole nei confronti di un cittadino pakistano. L'uomo risultava essere residente nel nostro Paese, a Piacenza, ed era indagato in Spagna per reati legati al terrorismo.
In contemporanea, in Spagna sono stati eseguiti altri 10 provvedimenti analoghi da parte della Polizia Nacional e del Mossos d'Esquadra, con l'obiettivo di sgominare definitivamente un'organizzazione terroristica di stampo jihadista che aveva sede a Barcellona. L'indagine, che è stata condotta con perfetto coordinamento internazionale, ha permesso di tracciare l'attività del gruppo terroristico e di schedarne la struttura, perfettamente gerarchizzata, che effettuava la sua propaganda soprattutto tramite il web attraverso canali criptati e protetti, dai quali lanciava appelli che incitavano all'omicidio e alla decapitazione di coloro che si opponessero alla loro dottrina. Avevano avviato un vero e proprio canale pubblicitario della jihad, attraverso il cui materiale esaltavano i mujahidin che avevano compiuto attentati contro persone accusate di blasfemia in Europa ed in Pakistan.
L'attività del gruppo era già in fase avanzata e lo dimostra il fatto che avevano già individuato possibili target da colpire in Europa. Uno di questi canali, gestito da uno degli arrestati, aveva una composizione interamente femminile e qui l'indottrinamento e le fasi propedeutiche all'azione andavano di pari passo. L'organizzazione è stata decapitata ma ora le indagini proseguono per individuare altre eventuali ramificazioni. In tre anni quest'indagine contro il terrorismo della Polizia spagnola ha permesso di arrestare 30 terroristi. Il pakistano arrestato in Italia era già attenzionato dalla polizia nazionale fin dal 2021.
I due corpi di polizia collaborano da anni a stretto contatto e nel 2022, nell'ambito dell'operazione Gabar, furono sottoposti a custodia cautelare in carcere 14 cittadini pakistani (uno dei quali catturato in Spagna e tutti ora condannati in Italia, taluni con sentenza passata in giudicato) gravemente indiziati di partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo internazionale. Questo gruppo è risultato essere legato agli attentatori di Charlie Hebdo e il pakistano arrestato a Piacenza era in contatto con loro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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