La scia di attentati che può cambiare il volto alla Germania

Nell'ultimo anno, il Paese ha vissuto più volte l'incubo degli attacchi terroristici. Non ultimo quello del 20 dicembre 2024, al mercatino di Natale di Magdeburgo

La scia di attentati che può cambiare il volto alla Germania
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Non c'è pace in Germania, alla vigilia delle importanti elezioni del prossimo 23 febbraio. Questa mattina il Paese è nuovamente scosso da un presunto attentato a Monaco, dove almeno 28 persone sono rimaste ferite quando un'auto si è schiantata contro la folla. Il tutto a poche ore dalla importante Conferenza sulla sicurezza a cui parteciperanno i leader mondiali.

L'auto guidata era da un afghano di 24 anni ha investito i pedoni nel centro della città. Il conducente è stato "messo in sicurezza" e al momento non rappresenta un'ulteriore minaccia, secondo le autorità. L'uomo, richiedente asilo, è già noto alle forze dell'ordine per furto e reati in materia di stupefacenti. Markus Soeder, presidente della Baviera, ha dichiarato alla stampa che "si è trattato presumibilmente di un attentato".

L'attentato a Magdeburgo

Nell'ultimo anno, il Paese ha vissuto più volte l'incubo attentati. Non ultimo quello del 20 dicembre 2024, in cui un SUV è stato guidato in mezzo alla folla al mercatino di Natale di Magdeburgo, uccidendo 6 persone e ferendone almeno altre 299. Il conducente dell'auto, l'attivista anti-Islam cinquantenne Taleb Al-Abdulmohsen, venne arrestato sulla scena. Le autorità tedesche hanno descritto il sospettato come un islamofobo.

Dell’attentatore si è detto tutto e il contrario di tutto: "islamofobo" e simpatizzante dell'Afd, poi un progressista di sinistra e sionista. E ancora, "ex musulmano" che temeva di essere perseguitato e ucciso in Patria. Poi ancora, vecchi tweet lo mostrarono a tifare per Hamas a Gaza. Di tutte queste contraddizioni resta l’orrore compiuto a pochi giorni dal Natale, in un mercatino traboccante di occidentali. L’attacco aveva portato l’Afd a organizzare una manifestazione "in memoria" delle vittime dell'attacco, infiammando il dibattito sulle politiche in materia di migranti e sicurezza.

La scia di sangue dell'ultimo anno in Germania

Andando a ritroso nel tempo, anche l’estate tedesca è stata segnata da attacchi inquietanti. Nella sera del 23 agosto 2024, in occasione delle celebrazioni per il 650esimo anniversario della città di Solingen nel Nord-Reno Vestfalia, un uomo aggredì i passanti con un coltello. Nell'attacco sono morte 3 persone e altre 8 sono rimaste ferite, 4 gravemente. Anche gli Europei di calcio sono stati segnati da un attacco simile, sebbene non mortale, nella fan-zone di Stoccarda durante la proiezione della partita tra Repubblica Ceca e Turchia del 26 giugno. Tre persone ferite, prima dell'intervento della polizia che aveva arrestato un 25enne siriano. Appena dodici giorni prima, in occasione della partita inaugurale del torneo tra Germania e Scozia, un uomo aveva fatto irruzione nel giardino di un'abitazione a Wolmirstedt, in Sassonia-Anhalt, accoltellando diverse persone che si erano riunite per seguire l'incontro in televisione. L'attentatore, un 27enne afghano, aveva già precedenti per aver aggredito e ucciso un connazionale 23enne. Il 31 maggio, invece, a Mannheim un altro afghano uccise l'agente di polizia Rouven Laur. Nell'attacco furono ferite gravemente anche altre cinque persone. L'obiettivo era in realtà Michael Stürzenberger, attivista 'anti Islam' e presidente del movimento civile Pax Europa, pochi giorni prima delle elezioni europee.

L'avanzata dell'Afd

Intanto, fra i cittadini tedeschi monta la rabbia e la paura. Quest'ultima, potenziata dall'imprevedibilità di attacchi che non sono più orchestrati sul modello quadista, bensì spesso avvengono per mano di lupi solitari e con mezzi come auto e coltelli. Episodi continui che creano terreno fertile all'Afd, che miete consensi: "L'autista dell'attacco terroristico a Monaco era un richiedente asilo afghano noto alla polizia. Ancora una volta, molte persone sono rimaste gravemente ferite e ancora una volta donne e bambini sono stati tra le vittime. La mia più profonda solidarietà va alle vittime e alle loro famiglie. Continuerà così per sempre? Serve un cambiamento nella politica migratoria ora!", ha commentato la co-leader del partito e candidata cancelliere, Alice Weidel.

Il partito sembra avviarsi verso il suo più forte risultato elettorale nazionale e si candida a guidare il Paese. Anche se è altamente improbabile che prenda presto il potere, è diventata un fattore che gli altri politici non possono ignorare e ha contribuito a plasmare il dibattito tedesco sull'immigrazione. L'AfD è uscita trionfante dalle elezioni del Parlamento europeo a giugno e a settembre, il loro falco più noto Björn Höcke ha vinto.

L'AfD giunge alle elezioni del 23 febbraio con una rinnovata fiducia e un linguaggio radicale. Weidel porta con sé alle urne la sua idea di “remigrazione”, chiedendo deportazioni su larga scala di persone che non hanno alcun diritto legale di stare in Germania.

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