Andrea Frigo
da Cagliari
Il Cagliari targato Ballardini, terzo allenatore in tre partite e 23° della gestione Cellino, non va oltre l1-1 interno col Messina, rimandando l'appuntamento con la prima vittoria, ma sul pari pesa l'ombra del gol-non-gol di Esposito al 23 st: cross dalla destra di Suazo, Zoro colpisce di testa in tuffo all'indietro, con la palla che poco prima di entrare in rete viene toccata prima da Esposito e poi da Zanchi che riesce a rinviare con una rovesciata. Entrambi hanno corpo e piedi sulla linea e quando Esposito s'avventa di testa, il pallone sembrerebbe dentro, in gol, ma sia l'arbitro Giannocaro che il suo assistente Toscano non convalidano.
Al Sant'Elia finisce così in parità, con i padroni di casa che, vinta la paura e il nervosismo iniziali dopo una settimana burrascosa, riescono a rimontare il vantaggio iniziale dei siciliani, giunto al 30' grazie a uno splendido tiro al volo di Donati, su corner di D'Agostino. Il pari, meritato, del Cagliari al 41': azione personale di Suazo che parte dalla propria metà campo e dopo aver saltato in velocità quattro avversari, lascia partire un gran destro rasoterra che batte Storari. Un gol alla Kakà, anche se l'honduregno è partito da ben più lontano del brasiliano in Champions.
Nella ripresa è il Cagliari a fare la partita, ma il solo Suazo non basta. Difesa ancora da registrare, il centrocampo soffre, mentre Esposito e Langella sono solo un pallido ricordo delle ali imprendibili della scorsa stagione. Ballardini avrà molto da lavorare. Se gli verrà dato il tempo.
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