Lo scorso novembre ha suscitato polemiche a non finire da parte della maggioranza di centrosinistra la proposta del gruppo consiliare del Pdl della provincia di Roma dei narcotest volontari per consiglieri e assessori. Stessa cosa è avvenuta alla Regione Lazio. A palazzo Valentini, il presidente Nicola Zingaretti, pur essendo possibilista al riguardo, ha proposto invece lanagrafe degli eletti, mentre alla Pisana il reggente Esterino Montino non ha certo dato vigore alliniziativa. Conclusione: a tuttoggi alla provincia la richiesta del Pdl è rimasta affossata, così come alla regione dove non se ne parla più, nemmeno da parte della candidata del centrosinistra alla presidenza Emma Bonino.
«È calata una fitta nebbia sulla nostra proposta - sostiene Francesco Petrocchi (Pdl), vice presidente vicario del consiglio provinciale - ma largomento sta ritornando alla ribalta politica per merito di Renata Polverini».
In effetti la candidata del Pdl alla presidenza della Pisana nel corso della trasmissione televisiva di approfondimento politico «KlausCondicio» si è espressa favorevole a «un test antidroga per consiglieri e assessori regionali come in Parlamento», sottolineando poi decisamente: «Io posso farlo anche adesso qui direttamente in trasmissione».
Entrando nel merito della domanda, la Polverini ha precisato come «a volte su tale questione si hanno comportamenti fondamentalmente ipocriti, anche strumentali. Come presidente della Regione il mio eventuale impegno sul piano dell'educazione e della formazione sarà prioritario. Utilizzerò ogni strumento di contrasto in mio possesso contro luso e la normalizzazione delle sostanze stupefacenti».
A tanta chiarezza non è corrisposta altrettanta trasparenza di idee sulla questione da parte di Emma Bonino, che finora ha evitato di esprimersi al riguardo.
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