«Si uniscono due gloriosi ospedali milanesi». Ha esordito così Girolamo Sirchia, ex ministro alla Sanità, ieri nell'Aula Magna dell'università Statale in occasione della «Festa del Perdono», organizzata dalla nuova Fondazione Irccs (Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico di natura pubblica, ndr) Ospedale Maggiore, Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena, presieduta dallex sindaco Carlo Tognoli.
«È un passo importante - ha detto Sirchia - che dà seguito alla legge 288 di riqualificazione della sanità nazionale. La legge ridisegna gli Irccs: non più solo ospedali ma enti deputati alla ricerca. Consente inoltre la trasformazione in fondazioni, che offrono maggiore indipendenza dalla politica, che quando è invasiva, danneggia la sanità». «Un consiglio di amministrazione - ha proseguito Sirchia - può operare più autonomamente, cosa che gli dà forza e lo rende vincente nella sfida per l'autonomia». E ha concluso: «La logica del profitto è nociva per il malato e per la sanità. La fondazione consente l'ingresso di privati no profit. La coesione di tutte le forze in campo è la chiave del successo nella sanità».
«Il sogno è che la cittadella tra via Francesco Sforza e via Pace diventi un grande giardino urbano della salute, in cui i padiglioni ospedalieri, servizi e verde siano perfettamente integrati». Unesortazione beneaugurante dellarcivescovo Dionigi Tettamanzi, che ha concluso la serie di interventi.
«Le forze culturali, sociali e politiche della città si incontrino per un progetto comune della sostenibilità del vivere - ha detto larcivescovo di Milano -. In questo progetto rientra il ricovero, vale a dire l'ospitalità e la cura, che sono parte viva integrante della città. La Cà Granda torni ad essere esempio di una città, Milano, ospitale, creativa e generosa».
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