da Roma
Silvio Berlusconi ci ha scherzato su fino alla partenza: «In America un pacemaker lo mettono proprio a tutti,e a me hanno detto che se lo metto ho dieci anni di vita in più: mica sono uno scherzo...». Ma a sciogliere ufficialmente il mistero del viaggio americano del Cavaliere è stato Umberto Bossi, dandone lannuncio in un pubblico comizio: «Ha deciso di andare a farsi operare».
E daltronde Bossi di pacemaker se ne intende. «Vado a farmi mettere la pila», annunciò circa un anno fa (era il 23 gennaio del 2006) ai militanti della Lega Nord riuniti alla «festa lombarda» di Busto Arsizio, dove si era appena esibito nellesecuzione di «O mia bela madunina». Il giorno dopo se ne andò in Svizzera, al Cardiocentro Ticino di Lugano, lo stesso dove era stato ricoverato dopo lictus. E si fece mettere «la pila», lapparecchietto sottopelle che regola il battito cardiaco.
Due anni prima, nellottobre del 2004, era capitato anche al primo cittadino dItalia: lallora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Fu ricoverato in una clinica romana e sottoposto in anestesia locale ad un intervento di venticinque minuti «a scopo preventivo»: nessuna emergenza, spiegarono subito i medici. «Sempre tranquillo, con la battuta di spirito pronta. Il presidente Ciampi è un paziente modello, con un grande senso dellironia e una serenità esemplare. Mi ha salutato scherzando: Grazie di cuore», raccontò il chirurgo che lo aveva operato, Massimo Santini. Due giorni dopo il capo dello Stato rientrava già al Quirinale, confermando tutti gli impegni in agenda e ringraziando «tutti gli italiani che mi hanno voluto far sentire la loro premura e il loro affetto: francamente ho avvertito in questa occasione un grande calore intorno a me, e questo è stato per me di enorme soddisfazione».
Prima di lui, un bypass era toccato anche ad un altro inquilino del Quirinale, Sandro Pertini, che si fece operare al Policlinico di Roma. Fatto sta che Ciampi è da allora ufficialmente arruolato nellamericano «Pacemaker Club», accanto al vicepresidente Dick Cheney, allex presidente Gerald Ford, agli attori Kirk Douglas e Roger Moore, allex cancelliere tedesco Helmut Schmidt, al leader repubblicano Bob Dole. E ancora: Elton John, il principe consorte dOlanda Claus, lex presidente indonesiano Suharto e il leggendario golfista Byron Nelson.
Nel settembre del 2004, invece, Bill Clinton, ha subito un ben più pesante intervento di quadruplo bypass. Poche settimane dopo toccò al primo ministro britannico Tony Blair, ricoverato al Londons Hammersmith Hospital e sottoposto ad un intervento per normalizzare un battito cardiaco irregolare.
Nel Parlamento italiano sono stati sottoposti ad interventi di angioplastica due ministri: il titolare della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni e quello della Difesa Arturo Parisi.
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