Torino, il miracolo di Edil Morta solo dopo il parto E la sua piccola sta bene

La mamma, una somala 28enne, aveva un tumore al cervello ed era stata tenuta in vita per consentire alla bimba di nascere. Parto con taglio cesareo al settimo mese

Torino, il miracolo di Edil 
Morta solo dopo il parto 
E la sua piccola sta bene

Torino - Idil Jimcaala, la giovane mamma somala di 28 anni che questa mattina ha dato alla luce la piccola Idil (il papà Issa ha voluto che si chiamasse come lei) é morta questa sera. I medici hanno constatato il decesso alle 22.10. Esattamente 12 ore dopo la nascita di sua figlia. I medici hanno staccato a quell'ora le spine delle macchine che la tenevano in vita da agosto, dopo aver atteso le sei ore di osservazione stabilite dalla Commissione per l'accertamento della morte cerebrale. Tecnicamente la morte risale però alle 16.10, ovvero dall'inizio del periodo di osservazione. E' deceduta nel reparto di Rianimazione dell' ospedale ginecologico Sant'Anna di Torino dove era ricoverata dal 6 settembre per le complicazionI dovute ad un tumore al cervello. Il marito le è rimasto accanto fino al tardo pomeriggio, poi si è allontanato mentre la sua piccola creatura, che porta il suo nome, è ricoverata nel reparto di terapia intensiva della Neonatologia. Le condizioni della neonata sono stabili e discrete, non ha neppure avuto bisogno di venir intubata. I medici sono ottimisti.

Idil, che ha lo stesso nome della madre, è nata a sette mesi dal concepimento questa mattina all'ospedale Sant'Anna di Torino, pesa 800 grammi e sta bene. Come tutti i bimbi nati prematuramente, la bimba è stata ricoverata nel reparto di Terapia intensiva neonatale dell’ospedale.

In coma per un tumore al cervello La mamma, una somala di 28 anni, era ricoverata dalla fine di agosto con un raro tumore al cervello, era in coma irreversibile, ma è stata assistita nel reparto di rianimazione dove i medici ne avevano mantenuto "il corretto equilibrio metabolico" per assicurare il nutrimento alla piccola. Il parto con taglio cesareo è avvenuto alla ventottesima settimana di gestazione.

Rischi per la bambina Il peggioramento delle condizioni della donna avrebbe portato l’équipe della dottoressa Tullia Todros a intervenire: "Abbiamo deciso che fosse il momento di far nascere la bimba - ha spiegato la dottoressa, direttore del Dipartimento di ostetricia e neonatologia dell'ospedale - perchè i rischi che si correvano lasciandola nell’utero erano maggiori di quelli che si sarebbero corsi facendola nascere. La bimba è nata bene, ha avuto un cesareo veloce, è durato circa 10 minuti.

È piccola, però vivace, ha pianto quando è nata e ha avuto un buon punteggio Apgar".  Benchè tutto sia andato per il meglio, la professoressa Todros specifica che sulle condizioni della bambina "bisogna essere molto cauti e aspettare i prossimi giorni".


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