Torna l’incubo al Circeo Festa di compleanno con stupro di gruppo

LatinaViolentata, massacrata di botte e abbandonata. Questa la notte di terrore vissuta da una donna romena di 41 anni che deve probabilmente la vita alla prontezza di una vicina di casa che, allarmata dalle sue urla, ha chiamato prontamente la polizia. Ora è in ospedale, in prognosi riservata, dopo un intervento di urgenza per le gravi lesioni interne, e in forte stato di choc. I suoi presunti aguzzini (tre romeni ed un cittadino indiano) sono stati arrestati, pur se sui rispettivi ruoli c’è ancora da fare chiarezza.
I fatti sono accaduti a San Felice Circeo, splendida cittadina balneare della provincia pontina tristemente nota però per quello che è passato alla storia come il Massacro del Circeo. Era il 29 settembre del 1975 quando tre giovani della Roma-bene (Giovanni Guido, Angelo Izzo e Andrea Ghira) sequestrarono due ragazze, Rosaria Lopez e Donatella Colasanti, uccidendo la prima e massacrando di botte la seconda dopo averle violentate. E come allora anche stavolta sembrerebbe esserci un certo non so che di rituale dietro lo stupro di gruppo, una sorta di «Arancia Meccanica». I quattro fermati dalla polizia infatti hanno affermato subito di non aver fatto nulla di male, che stavano soltanto «festeggiando alla romena» il compleanno della donna.
È la notte tra sabato e domenica. In un appartamento alla periferia di San Felice c’è aria di baldoria. O almeno così pare. Gente che parla, qualche canto, una serata in allegria tra quattro uomini e una donna. Lei è la più grande del gruppo, ha 41 anni mentre gli altri, come si scoprirà dopo, hanno due 20 anni e altri due 30. Si festeggia come detto il compleanno della donna. Si mangia, si beve, probabilmente troppo. Fatto sta che poco dopo le 2 la voce della donna si trasforma in un urlo straziante, ripetuto, lacerante. Il rumore diventa trambusto, si sentono colpi, oggetti che cadono sul pavimento. Qualche vicino si allarma e pensa bene di comporre il 113. Gli agenti al loro arrivo si trovano di fronte una scena agghiacciante: la donna è sul letto, rannicchiata, piena di lividi e ferite, trema violentemente, piange in modo sommesso. Ma ha la forza di gridare che l’hanno violentata. Sono loro, quei quattro, che altri agenti nel frattempo hanno bloccato nei pressi dell’abitazione mentre tentavano di dileguarsi.
I primi responsi medici confermano la denuncia della donna: non solo ci sono le percosse e ferite, ma è accertata anche la violenza sessuale. I sanitari dell’ospedale San Giovanni di Dio di Fondi dove la vittima è stata trasportata dall’ambulanza nella notte hanno anche effettuato un intervento chirurgico per le gravi lesioni interne riportate (ha preso colpi al fegato ed alla milza) che al momento non ne fanno sciogliere la prognosi.
Gli aggressori sono stati arrestati, risultano tra l’altro tutti incensurati (il cittadino indiano regolarmente presente sul territorio nazionale). Ancora non è chiaro se condividevano tutti lo stesso appartamento (e a questo proposito sono in corso verifiche sul proprietario dell’abitazione), fatto sta che sia le testimonianze sia gli accertamenti medici sulla donna hanno sconfessato la loro versione, quella di essersi riuniti per «festeggiare tutti insieme alla romena» un compleanno.

Sembra comunque che il più giovane del gruppo, un ventenne connazionale della vittima, sia stato aizzato dagli altri tre allo stupro. Poi la reazione della donna avrebbe scatenato la reazione del gruppo che pensava di divertirsi ancora. Già, perché loro volevano soltanto festeggiare...

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