Milano - Francesco Tadini, figlio del pittore scomparso Emilio Tadini e noto gallerista milanese, è stato arrestato con l’accusa di avere avuto rapporti sessuali con una minorenne in cambio di denaro e di detenere un'ingente quantità di materiale pedopornografico, foto e video, tra cui anche immagini di bambini seviziati, torturati e costretti ad atti sadici. Tadini, in un primo tempo era stato indagato.
L'arresto di Tadini Tadini, 50 anni e responsabile dello Spazio Tadini, è stato arrestato dagli uomini della Squadra mobile di Milano, nell’ambito dell’inchiesta del pm Antonio Sangermano, in esecuzione di un’ordinanza firmata dal gip Michaela Curami. Stando alle indagini, nel computer del gallerista sono state trovate circa 1.250 fotografie di contenuto pedopornografico, oltre a molti video. A Tadini viene contestato nel capo di imputazione di aver scaricato immagini e filmati che ritraggono anche bambini di 10 anni ripresi in posizioni erotiche, in atti di autoerotismo, sadici, oltre a scene di sevizie con bimbi legati con funi.
La difesa del gallerista Il gallerista, a quanto si è appreso, si sarebbe difeso spiegando di aver detenuto quel materiale per interesse culturale riguardo al disagio e alle sacche di povertà sociali. L’uomo risultava già indagato nell’ambito di un’inchiesta del pm Sangermano sullo sfruttamento della prostituzione che, il 26 gennaio scorso, ha portato a 11 arresti di romeni, albanesi e di un italiano accusati di aver gestito un giro di prostitute rom tra Milano e Pavia.
Le accuse di violenza Al gallerista viene contestato anche di avere avuto rapporti
sessuali con una ragazzina che aveva meno di 16 anni il 21
dicembre scorso incontrata in via Vincenzo Russo e pagata 500
euro. Sempre a quanto si è appreso, riguardo a questo incontro
Tadini avrebbe confessato, dicendo però che la ragazza era
maggiorenne. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, il
gallerista avrebbe anche cercato di avere incontri con bambine
di 3 anni e di 10 anni, con contatti telefonici con alcuni
soggetti, incontri che però non ci sono mai stati. I fatti
contestati all’arrestato vanno dal dicembre al gennaio scorso. A
carico dell’uomo ci sarebbero numerose intercettazioni
telefoniche.
Anche 4000 mila euro per gli incontri Secondo quanto emerge dalle
intercettazioni il gallerista milanese Francesco Tadini, arrestato con l’accusa di aver avuto rapporti sessuali con
una prostituta minorenne e di aver scaricato immagini pedopornografiche che ritraggono anche bambini
seviziati, sarebbe stato disposto a pagare "da 1000 a 4000 euro" per avere incontri con bambine dai 3 ai 10
anni, incontri che però non ci sono mai stati.
Stando alle indagini, il gallerista, dopo l’incontro del 21 dicembre scorso con la prostituta minorenne (non è
stata mai identificata), avrebbe telefonato a una prostituta romena di nome Elena, la quale gli aveva procurato
l’incontro con la minorenne, per chiederle se riusciva a procurargli bambine molto piccole.
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