Tour, Haussler piange di gioia Nocentini settima volta in giallo

Numero del tedesco sui Vosgi: cinque colli tutti in testa sotto una pioggia torrenziale, staccati tutti i compagni di fuga e vittoria in solitaria. Ancora gloria per gli italiani. Il toscano sempre in testa: 7° giorno in giallo, come Moser. Pellizotti conquista la maglia a pois

Tour, Haussler piange di gioia 
Nocentini settima volta in giallo

Colmar - Cinque ore senza mai guardarsi indietro. Bagnato fin dentro al midollo. Su e giù per le salite strette e umide dei Vosgi, tra Lorena e Alsazia. Il gruppo è zuppo avvolto nelle mantelle. Smoccolano tutti, leader e gregari. La pioggia fa passar la voglia di battaglia. Non a Heinrich Haussler, tedesco 25enne della Cervelo. Uomo da corse di un giorno. Già sfiorate la Milano-Sanremo, il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix. Carlos Sastre lo ha portato al Tour e lui non tradisce. Impresa vera. Niente cerata, freddo e acqua. Solo pedalate, una dietro l'altra a sgretolare la volontà dei compagni di fuga. Perez Moreno è quello che salta prima. Poi si schianta anche Chavanel. Mollano perché sono al gancio. Haussler non se ne accorge neanche. Come non ha idea che da dietro siano partiti anche il basco Txurruka e il francese Feillu che non riescono ad avvicinarsi a meno di 4 minuti. Il tedesco rilancia sui tornanti in salita, abbraccia il telaio in discesa. Fino a Colmar non molla un colpo. E poi le lacrime, liberatorie, sotto il traguardo. Prima che arrivi qualcun altro passa una vita. Secondo posto per Amets Txurruka (Euskaltel) con un ritardo di 4'10", terzo per Brice Feilleu (Agritubel) con un ritardo di 6'12".

Pellizzotti conquista i pois Il friulano ha la testa dura. Dopo una tappa intera, quella di ieri, a litigare con Egoi Martinez sui cavalcavia, Franco Pellizotti conquista il primato tra gli scalatori in una giornata con salite vere. Lo spagnolo si stacca già sul secondo colle e per il corridore della Liquigas, pilotato da un ottimo Nibali (bella gamba per il siciliano ora nono in classifica dopo il ritiro di Leipheimer per la rottura dello scafoide), conquistare i punti per passare in testa è un giochetto. Grande soddisfazione, dopo essere uscito di classifica, e un obbligo: portare la maglia a pois fino a Parigi. Magari relagando un successo di tappa all'Italia in montagna. 

Nocentini ancora in giallo Sotto la mantella nera la maglia gialla di Rinaldo Nocentini non corre nemmeno un pericolo. Finché Contador e Armstrong decideranno di marcarsi strettissimi senza mai attaccarsi l'italiano non correrà pericolo. Anche perché gli avversari del duo Astana ancora si devono iscrivere alla Grande Boucle. Evans manda avanti Wegelius. I fratelli Schleck sembrano i fantasmi dei vecchi castelli: tutti ne parlan, nessuno li vede. Se non per Andy: fora in salita e deve cambiare bicicletta. Fine delle trasmissioni. Domani tappa di trasferimento fino a Besançon, 199 km. Nocentini, dopo aver agganciato Francesco Moser e Learco Guerra a quota 7 maglie gialle, prepara l'assalto a Claudio Chiappucci. E lì ci si ferma. Dopo i campioni lasciano il posto alle leggende.

Fiorenzo Magni (9), Gastone Nencini (14), Fausto Coppi e Felice Gimondi (19), Gino Bartali (23) e Ottavio Bottecchia (24). Anche perché domenica c'è l'arrrivo in salita a Verbier e i "tecnici" hanno messo quella data di scadenza sulla schiena di Rinaldo. Che ha una gran voglia di durare di più.

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