Francesco Bisozzi
Che il traffico nella capitale fosse una catastrofe lo sapevamo già, presto però ne avremo conferma anche dalla scienza. Ciò grazie al sistema Urban travel times che misura i tempi di transito in alcuni tratti strategici della città. Presentato nella sala Bandiere del Campidoglio dal sindaco Walter Veltroni assieme allassessore alla Mobilità Mauro Calamante e al presidente dellAtac Fulvio Vento, il complesso meccanismo di monitoraggio è entrato in funzione ieri. Composto da 10 telecamere installate sui pannelli elettronici a messaggio variabile o sui semafori e dislocate in sei diverse postazioni, è stato approntato per tenere sotto stretta sorveglianza 15 chilometri di strada. Da Porta Pia a piazza Emporio passando per piazza delle Cinque Giornate, lAra Pacis, piazza Trilussa e la Sinagoga. Entro luglio del prossimo anno lamministrazione comunale prevede poi di aggiungere 40 telecamere in altri dieci tratti stradali (tra cui viale Palmiro Togliatti, corso Francia, via Aurelia, la Cristoforo Colombo e la tangenziale Est) della lunghezza complessiva pari a circa 100 chilometri. Il tutto al prezzo di 2 milioni di euro, somma in cui sono comprese le spese di gestione e di manutenzione straordinaria per un periodo di un anno. Entusiasta il sindaco: «Finalmente la capitale disporrà di un metodo di valutazione scientifico, anziché impressionistico, del traffico». Per accelerare i tempi di realizzazione del progetto si sta anche pensando di equipaggiare le telecamere con modem Gprs, i quali consentono di non effettuare scavi per lallacciamento alla rete di telefonia fissa.
Brevettato dallAtac, il sistema Urban travel times rappresenta in Europa e nel mondo una vera e propria novità nel contesto del traffico infracittadino e va a integrare una serie diniziative che finora ha partorito scarsi risultati. «Al momento attuale - ammette Fulvio Vento - la situazione del traffico non è accettabile». Lintenzione è di acquisire informazioni obbiettive sulla circolazione che possano essere daiuto agli utenti. Le telecamere, dotate del dispositivo di riconoscimento ottico dei caratteri per la lettura automatica delle targhe, registrano infatti i dati dei veicoli allentrata e alluscita dei percorsi monitorati per inviarli alla centrale della Mobilità dellAtac dove sono combinati con quelli del sistema di rilevamento satellitare dei bus. Per ogni tratto viene elaborata in seguito una media di transito. I risultati, aggiornati ogni 5 minuti, sono comunicati agli automobilisti attraverso i pannelli a messaggio variabile e le paline elettroniche, in modo da mettere in condizione chi è al volante di scegliere se necessario una rotta alternativa che giri al largo dagli ingorghi intrappolanti della capitale. «Nellattesa di realizzare le grandi infrastrutture di cui la città ha bisogno - spiega lassessore Calamante - luso delle nuove tecnologie ci permette di semplificare la vita delle persone in tempi brevi». Il progetto consentirà inoltre di misurare limpatto sulla circolazione di eventi particolari come per esempio i cortei, i blocchi e i lavori di manutenzione. Districarsi nel traffico capitolino tuttavia rimarrà con ogni probabilità unimpresa ardua. Il sistema varato ieri agisce sul traffico in maniera indiretta e serve piuttosto a valutare il livello di funzionamento della rete stradale e a ottenere nuove indicazioni sulla mobilità.
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