Lo chiamavano «king», il re. Ruotava attorno a questo passeur gambiano di 29 anni - all'anagrafe Edrisa Conteh - la rete di traffico di migranti clandestini sgominata dalla Polizia Locale di Milano e dalla Polizia di Frontiera di Bardonecchia e Aosta nell'inchiesta, durata dal settembre 2022 ai gennaio 2024, che vede al centro l'autostazione di Lampugnano. Lì Conteh, tuttora ricercato, praticamente ci viveva e gestiva gli affari anche grazie al suo contatto mail, in possesso di tutti gli stranieri che per anni hanno usufruito del «servizio». Dietro pagamento di somme che andavano da un minimo di 100 a un massimo di 500 euro e grazie alla complicità di autisti di bus compiacenti (dietro compenso non controllavano il biglietto nel momento in cui passeggeri salivano sull'autobus), il gambiano faceva imbarcare a tutte le ore sui bus di linea internazionali low cost diretti a Parigi, Amsterdam, Dortmund e Amburgo, stranieri di ogni età ed etnia, ma perlopiù africani. Singoli, famiglie, coppie, senza documenti e quindi irregolari, ma in disperata fuga dai loro Paesi d'origine e disposti a tutto pur di raggiungere il nord Europa. Reduci da viaggi fortunosi, una volta a Lampugnano venivano rassicurati da Conteh: «Parlava francese - racconta la congolese Chantal M. agli investigatori -. Io non avevo passaporto o visto, ma lui, una volta consegnatomi il biglietto per 230 euro, ha detto che avrei potuto proseguire il viaggio senza alcun problema». E descrive il «favoreggiatore» come tutti gli altri stranieri la cui testimonianza è stata verbalizzata: «carnagione scura, corporatura media e alto circa un metro e sessanta».
Il gip Fabrizio Filice ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di sette uomini - 5 «favoreggiatori» e due autisti dei mezzi di compagnie private - oltre a 23 perquisizioni su ordine dei pm Rosario Ferracane e Daniela Bartolucci con decine di accuse di favoreggiamento dell'immigrazione irregolare pluriaggravata a carico di una sessantina di indagati. Durante una di queste perquisizioni a casa del «re» sono stati trovati 20mila euro in contanti.
Le misure sono state eseguite ieri a Milano, Brescia, Bergamo, Varese, Monza e Brianza, Novara, Teramo, Aosta e Torino. Tre le compagnie di trasporto perquisite e indagate per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti: l'azienda Morandi, bus partner di BlaBlaCar (estranea alla vicenda) sulla tratta Milano-Parigi, la Airpullman di Gallarate e la Baltour di Teramo che sulla stessa rotta lavorano per il colosso dei trasporti low-cost Flixbus (estraneo alla vicenda).
La parte dell'inchiesta di competenza dei vigili milanesi è nata da segnalazioni di furti di documenti nell'area del hub, spesso ritrovati nelle vicinanze di una macchinetta per fare le foto tessere.
Dai servizi di osservazione alla stazione dei bus gli investigatori del Nucleo contrasto reati predatori e tutela trasporto pubblico hanno notato strani movimenti tra stranieri sulle banchine da dove partivano i pullman per l'estero. Gli addetti ai controlli dei biglietti che non si «adattavano» al sistema, subivano intimidazioni e aggressioni fisiche.
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