Una tragedia raccontata come un film d'azione

Allestimento classico, fedele al testo originale con quattro scene montate su un palco girevole

Una tragedia raccontata come un film d'azione

Andrea Chénier ebbe il suo battesimo alla Scala nel 1896. Fu un trionfo in un mare di flop raccolti dalle opere francesi di passaggio in città. Il compositore Umberto Giordano era dunque tesissimo. D'accordo, il suo era un prodotto italiano e non francese, però il soggetto era gallico: la Rivoluzione del 1789. Il rischio era alto, ma il musicista vinse la sfida. Andrea Chénier fu un successo, piacque ai Milanesi e iniziò a circolare nel mondo. Per questo la sua assenza milanese di 32 anni è eccessiva, rimarca Riccardo Chailly, il direttore musicale del Teatro, sul podio il 7 dicembre. Il direttore ha voluto che alla regia ci fosse Mario Martone. Assieme hanno valutato un progetto, poi un secondo, è passato il terzo. Un processo lungo e condiviso per arrivare a uno spettacolo dai ritmi serrati, con una macchina girevole in palcoscenico sulla quale sono montate le quattro scene dei rispettivi quadri. Guai a fermare lo scorrere, incalzare e talvolta precipitare degli eventi. Quasi fosse un film d'azione. O meglio: una tragedia specifica Martone che apre lo spettacolo con i sollazzi dell'aristocrazia francese e chiude con la ghigliottina usata e abusata da Robespierre, e in mezzo prigioni, tribunali. Ma pure la luce degli slanci d'amore del poeta Chénier e Maddalena. Vedremo un allestimento classico, fedele al testo, perché il vincolo storico posto dal libretto scoraggia riletture nella cosiddetta chiave moderna.

Il cast richiede grandi voci. Due lo sono per certo, Anna Netrebko, nei panni di Maddalena, e Luca Salsi nel ruolo del Gérard. Vedremo se passerà l'esame Yusuf Eyvazov, nel ruolo del titolo.

E' lui il Chénier, il poeta duro e puro che non cede ai versi modaioli a favore di un'arte che faccia riflettere sulla corruzione dei costumi dell'epoca. Diventa una delle vittime del Terrore rivoluzionario, poi della gelosia di Gérard (amano la stessa donna). Morirà da eroe, al fianco di Maddalena.

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