Un grosso incendio, scoppiato in un palazzo di cinque piani in via Omero, a Trapani, ha causato quattro vittime, tra cui l'uomo responsabile di aver appiccato il fuoco alla casa. Secondo i vigili del fuoco, che sono accorsi sul posto questa mattina per domare le fiamme, l'incendio si sarebbe sviluppato dopo che Pietro Fiorentino, 40enne da tempo disoccupato, avrebbe deciso di farla finita.
L'uomo, dopo aver chiuso in una stanza la famiglia, ha dato fuoco ai locali di casa, per poi gettarsi dal balcone, trovando la morte. Fiorentino, separato dalla moglie, non riusciva ad accettare la situazione e, secondo alcune indiscrezioni, tormentava la donna, chiedendole denaro e sperando di poter tornare con lei.
Il procuratore di Trapani, Marcello Viola, ha commentato i fatti di oggi, spiegando che "ricostruire la dinamica dei fatti sarà molto difficile per via del liquido infiammabile che è stato versato nell’appartamento". Sarebbe comunque al vaglio l'ipotesi della pista passionale, anche se da parte di Stefania Mighali, la moglie di Fiorentino, non ci sarebbero denunce sul presunto atteggiamento persecutorio nei confronti della famiglia. È anche probabile che l'uomo avesse tracorso la notte nella stessa casa delle vittime.
A riprova delle tensioni tra Fiorentino e la famiglia, poco dopo il ritrovamento dei corpi carbonizzati, alcuni famigliari dei due si sarebbero picchiati e ingiuriati pesantemente davanti all'edificio, scambiandosi reciprocamente accuse.
Secondo quanto
emerso dai primi esami condotti sulle salme dei famigliari di Fiorentino, la moglie, Stefania, sarebbe stata uccisa a coltellate, ancora prima di essere carbonizzata dal rogo scatenato dal gesto del marito.
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