Tre veri lupi italiani per fiutare le tracce

Partecipano anche tre veri lupi italiani alle ricerche di Francesco e Salvatore, i due fratellini scomparsi da Gravina. Tom, questo il nome dell’ultimo arrivato, ieri ha cercato i bimbi nel bosco di Gravina, insieme con le altre unità cinofile utilizzate dal Corpo forestale dello Stato per le ricerche. Tom ha indossato per tutta la mattinata un corpettino rifrangente, di colore arancio e giallo, utilizzato proprio per far riconoscere in qualche modo la sua appartenenza al Corpo forestale. «Il lupo è utilizzato nelle ricerche perché - hanno spiegato gli esperti della forestale - ha un grande fiuto, sopporta molto bene la fatica, e percepisce subito le tracce umane: proprio per questa ragione al lupo non viene dato nessun tipo di input olfattivo.» Insieme con Tom sono al lavoro da una settimana altri due lupi italiani: Gerry e Camilla.

Il loro istruttore, Lorenzo Tonagra, ispettore superiore del Corpo forestale dello Stato, è arrivato in Puglia da Brescia per questa operazione. I tre lupi italiani fanno parte di una squadra di una quindicina di unità cinofile. «Questi animali - spiegano gli addestratori Tonagra - sono forse più diffidenti, ma più adatti alle ricerche dei normali segugi».

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