Tremonti e Juncker: "Eurobond contro la crisi"

La proposta lanciata da Tremonti e Juncker: "L'Ue dia una risposta sistema alla crisi". Le obbligazioni sovrane europee saranno garantite da un'Agenzia del debito. Rehn apre. In Italia calano le domande di cassa integrazione: -8%. Sacconi: ripresa in atto

Tremonti e Juncker: "Eurobond contro la crisi"

Roma - L’Europa deve dare una risposta "forte e di sistema alla crisi", lanciando gli "E-bond", le obbligazioni sovrane europee, attraverso un’Agenzia europea del debito (Eda). È questa la proposta lanciata dalle colonne del Financial Times dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti e dal premier lussemburghese Jean-Claude Juncker, che presiede l'Eurogruppo, il consiglio dei ministri delle finanze europee, che si riunisce oggi a Bruxelles.

L'asse Tremonti-Juncker Tremonti e Juncker chiedono che l’Agenzia venga creata entro il mese di dicembre, in occasione del Consiglio europeo, con il mandato di "raggiungere gradualmente un ammontare di emissioni equivalente al 40% del prodotto interno lordo dell’Unione europea e di ciascun Stato membro". I responsabili delle Finanze italiane e lussemburghesi sottolineano come questa cifra sarà "sufficiente per farlo diventare il più importante mercato dei bond in Europa, raggiungendo progressivamente una liquidità paragonabile a quella del Tesoro americano". "Con un mercato unico europeo - spiegano tra l’altro Tremonti e Juncker - si eviteranno le turbolenze sul mercato primario, riducendo la necessità di interventi d’emergenza nel mercato secondario".

"Noi crediamo che questa proposta fornisca una risposta forte, credibile e tempestiva all’attuale crisi del debito sovrano - chiosano i due ministri - Doterebbe l’Ue di un contesto robusto e globale non solo per affrontare la questione della soluzione delle crisi, ma anche per contribuire alla prevenzione di crisi future, incoraggiando la disciplina fiscale, sostenendo la crescita economica e rafforzando l’integrazione europea". 

Incertezza nell'Eurogruppo E' massima l’incertezza sulle prossime mosse dell’Eurogruppo per dotare l’unione monetaria di strumenti forti per fronteggiare le crisi finanziarie degli stati: a poche ore dalla riunione dell’Eurogruppo la cancelliera tedesca Angela Merkel ha impallinato sia l’idea di aumentare la dotazione delle garanzie per i prestiti (la parte Eurozona attualmente è di 440 miliardi) sia la proposta Juncker-Tremonti di emettere Eurobond per convertire una parte dei debiti pubblici nazionali (fino al 40% in rapporto al pil). L’Eurogruppo al momento è fortemente diviso su entrambe le questioni.

Rehn apre: "Attraente" Piace l’idea degli Eurobond al Commissario Ue degli Affari economici Olli Rehn. "Trovo l’idea intellettualmente attraente", ha detto Rehn ricordando comunque che esiste già un meccanismo per fronteggiare le crisi economiche, e cioè l’European financial stability facility. Ad ogni modo, ha spiegato il Commissario Ue degli Affari economici, "studiamo sempre molto attentamente tutte le proposte avanzate dagli stati membri".
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