Trezeguet pensa alla Roma Dal Real ponti d’oro per Kakà

L’agente del francese: «David vuol restare». Ma potrebbe andare in prestito nella capitale. Per il talento brasiliano 56 milioni al Milan e 10 al giocatore per sette stagioni

Gian Piero Scevola

Trezeguet va via definitivamente; Trezeguet resta; no, va solo in prestito. Le voci sul francese si rincorrono perché, dopo il via vai del supermarket Juve, l’ultimo pezzo da novanta che non ha ancora trovato la giusta collocazione è proprio l’attaccante. Si spiega così l’affanno dei bianconeri per cercare un sostituto: prima si sono rivolti all’Inter per Cruz, sentendosi dire che l’argentino è incedibile. Poi hanno chiesto al Livorno Cristiano Lucarelli il quale, dopo aver rifiutato lo Zenit San Pietroburgo, ha strizzato l’occhio alla Vecchia Signora, trovando però sulla sua strada il burbero presidente Aldo Spinelli che non intende cederlo «nemmeno mi offrissero la luna».
La paura però di perdere Trezeguet è enorme e altrettanto grande è stata la soddisfazione per le dichiarazioni di Patrizia Pighini, manager della punta: «Non c’è volontà del giocatore di cambiare aria». Una dichiarazione che ha anche il rovescio della medaglia, però. Se da una parte il quasi 29enne David, 95 gol nei sei campionati in bianconero, può arricchire il parco punte a disposizione di Deschamps (Del Piero, Bojinov, Palladino, Zalayeta), dall’altra potrebbe chiedere un adeguamento dell’ingaggio e, in caso di risposta negativa, forzare la rottura e la cessione. Verso dove? Cadute le ipotesi Inter e Lione, la destinazione non può che essere la Roma, che ha bisogno di una prima punta. Anche se Spalletti sponsorizza Iaquinta. Infine c’è la pista Real Madrid: la moglie di David, Beatriz Karina, è di origine spagnola. Ma è proprio sulla Roma che Trezeguet ha puntato le attenzioni, considerando pure la possibilità di andare in prestito per una stagione alla corte di Spalletti, salvo poi ritornare a Torino con i bianconeri di nuovo in A. Intanto Ibrahimovic è sempre più vicino all’Inter, ma occorrerà aspettare le sentenze della Corte Federale perché le trattative con Vieira (è già tutto definito, l’Inter non lo vuole dire ma il francese firmerà martedì) e Zlatan vengano chiuse. Più lunga invece quella con Toni, con l’Inter arrivata a offrire 22 milioni e il giocatore che sta facendo ulteriori pressioni sui fratelli Della Valle per avere il via libera. Ma, anche in questo caso, con i viola in B, saranno i giudici ad aprire le porte dell’Inter al capocannoniere del campionato italiano. Anche se mister Prandelli ha garantito ieri «in prima persona» che nessuno si muoverà da Firenze, pure in caso di retrocessione dei viola.
Sulla sponda rossonera del Naviglio tiene invece banco il caso Kakà: la società nega che il brasiliano possa partire, ma il solito Real avrebbe offerto al Milan fra i 51 e i 56 milioni di euro, con un ingaggio da 10 milioni a stagione per sette anni al giovane fantasista. È sul mercato anche la Sampdoria che aspetta di sapere quello che vuole fare il «depresso» Vieri: continuare a giocare o smettere, il dilemma di Bobogol, alle prese con i problemi al ginocchio sinistro. Sotto osservazione l’interista Recoba, inseguito anche dall’Atalanta. Brutta tegola pure per il Chievo, che si è ritrovato Obinna squalificato dalla Fifa per quattro mesi: il giovane nigeriano aveva firmato un contratto col Porto Alegre dopo averlo già sottoscritto con i veronesi. Colpo del Palermo che ha acquistato dal Parma Mark Bresciano: in cambio Ciaramitaro, Budan e 1,5 milioni.

Ze Maria, svincolato dall’Inter, è vicino alla Fiorentina, Vidigal ha accettato il Livorno, Pinga sembra interessato dalle offerte dell’Hannover, Tommasi potrebbe tornare al Verona, il suo primo club mentre Bernardo Corradi ha firmato un triennale col Manchester City.

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