Un nome è saltato fuori. Ovviamente sul sito più «gossiparo» che ci sia, e cioè su «Dago». Le indiscrezioni che si rincorrono da qualche giorno sulla presenza di un trans al concorso di Miss Italia, si sono concentrate su una ragazza. Si chiama Alessia Mancini (omonima della più nota showgirl), è romana, eletta Miss Lazio, capelli bruni e occhi marroni, ha 24 anni e porta il numero 53. Lo diciamo per dovere di cronaca, dato che il nome è circolato a catena su Internet, consapevoli di come sia pericoloso entrare così pubblicamente nella privacy di una persona. E, comuqnue, la stessa Mancini ha voluto intervenire sulla vicenda, parlando alla agenzie, una volta che il suo nome è cominciato a circolare ieri pomeriggio: «Ci sono persone cattive e invidiose che vanno a caccia di gossip e diffondono cose totalmente inventate. Non sono un trans». E ha aggiunto: «Non ho niente contro i trans, ma non sono una di loro. Ovviamente queste voci mi hanno amareggiata, ma è stato un momento. Poi mi sono messa a ridere, talmente è inverosimile. Sono venuta a Miss Italia per divertirmi e voglio continuare a farlo».
Anche gli organizzatori del concorso hanno smentito, come già accaduto nei giorni scorsi, la presenza nel concorso della reginetta d’Italia un uomo operato e diventato donna. «Sono notizie puramente e semplicemente false - ha detto la patron Patrizia Mirigliani -. Presumo che seguiranno le azioni legali del caso da parte delle interessate». Certo è che un «giallo» di questo tipo non può che far piacere ai vertici perché alimenta l’interesse intorno a una manifestazione che, di per se stessa, da anni fatica a reggere il confronto televisivo e i conseguenti indici di ascolto.
Ad andare a caccia della presunta trans non sono stati i cronisti che per una volta si sono voluti tenere lontano dal gossip, ma una showgirl a caccia di visibilità, Selvaggia Lucarelli, che poi ha passato la notizia a «Dagospia». A Salsomaggiore, a scanso di equivoci, un controllo è stato fatto e, dall’estratto di nascita di Alessia Mancini, risulta che è nata donna. L’anagrafe è importante perché il regolamento del concorso prevede che le concorrenti che partecipano devono «essere donne fin dalla nascita». E dunque, benché dalla stessa patron Mirigliani alla presentatrice Milly Carlucci ai giurati, tutti si augurano che il regolamento venga presto cambiato, un eventuale trans verrebbe eliminato.
Ma chi ha messo in giro queste cattiverie, come le chiama la additata Alessia? Le mail (peraltro anonime) sarebbero partite da Salsomaggiore, e arrivate in varie redazioni, tra cui la nostra. Una firma c’era: Miss 2010, ma potrebbe essere chiunque. Probabilmente sono state inviate da qualcuna delle concorrenti invidiose perché escluse dalla gara o ingannate dalle fattezze androgine della numero 53. Dice infatti la nutrizionista Sara Farnetti, che segue le ragazze da settimane: «A trarre in inganno potrebbero essere stati i tratti decisi e qualche ritocco in una giovane molto alta e dai lineamenti più squadrati delle altre, cosa che comunque non vuol dire nulla».
Intanto ieri sera è cominciato il programma su Raiuno: a sfilare sono state le prime trenta ragazze che si dovevano aggiudicare il titolo di Miss Cinema, stasera toccherà alle altre trenta sfidarsi sulla moda. E domani, tra le finaliste sarà decretata la reginetta d’Italia. Non ci sarà a incoronarla Sharon Stone, trattenuta a Los Angeles da un malore. Al suo posto una diva più nostrana Sophia Loren.
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