Il tuffo di Leonard Cohen nel mare di Grecia. Così diventò cantante per amore di Marianne

Era scapigliato e senza un soldo. Arrivò sull'isola di Idra e scoprì il proprio talento

Il tuffo di Leonard Cohen nel mare di Grecia. Così diventò cantante per amore di Marianne
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Ci sono stati tanti Leonard Cohen (1934-2016). In ordine cronologico: il romanziere e poeta scapigliato, il cantastorie, il monaco silenzioso, il visionario apocalittico, il vecchio signore in congedo dalla vita. Ognuno ha il suo preferito. Il visionario apocalittico, ad esempio, ha lasciato una eredità pesante in album straordinari come The Future o I'm Your Man: il futuro è omicidio, la democrazia è una pagliacciata, la violenza è il destino della nostra specie.

Questa storia però riguarda l'artista ritratto da giovane. Cohen ancora non conosce i suoi talenti. Sarà l'amore a rivelare la vocazione pura per quel tipo particolare di poesia (nel suo caso si può usare il termine) che prende il volo sulle ali della musica. Dance Me to the End Of Love è un verso di Cohen e anche il titolo di un delicato romanzo (AnimaMundi Edizioni) di Maxence Fermine.

Cohen è incerto. Non capisce se è uno scrittore vero o un semplice uomo innamorato dell'idea di essere uno scrittore. Il rovello lo consuma. Non ne può più. Un cambio di scenario sembra appropriato. Arriva per caso, nel più prosaico dei luoghi, lo sportello di una banca, a Londra. Proveniente dalla natia Montreal, il canadese Cohen sta incassando parte della borsa di studio grazie alla quale intende mettersi sulle tracce del suo idolo, William Butler Yeats. Bagnato fradicio e semicongelato, nota il bel colore dell'impiegato che si spiega: «In Grecia è primavera. Sole raggiante».

Passano tre giorni e dopo una breve tappa a Gerusalemme, passata a fumare al caffé Kasit, il ritrovo degli scrittori, Cohen arriva in Grecia. Atene lo terrorizza per via del traffico e del rumore. Decide di imbarcarsi per Idra, l'isola dei gatti addormentati. Non c'è elettricità e neppure l'acqua corrente. Si campa con poco. Per questo, Idra ha attirato una piccola comunità internazionale di aspiranti artisti ed eccentrici. Due giornalisti australiani, Georges Johnston e Charman Clift, vedono questo ragazzo armato di una valigia e di una chitarra. A Idra non ci sono hotel. I due gentiluomini invitano Cohen a pranzo, sardine grigliate e Retsinas. Leonard è un tipo simpatico. La coppia decide di ospitarlo per la notte.

Cohen non possiede beni ma possiede la libertà e una macchina per scrivere Olivetti. L'ispirazione però non arriva. Fino a quando lo sguardo non cade su una vicina di casa, la norvegese Marianne Ihlen. Ogni giorno, la osserva scendere gli scalini verso la barca a vela in compagnia del marito e del figlio. Anche lei nota quello «strano mendicante appoggiato alla sua ombra». Cohen se la trova davanti dal droghiere ma riesce giusto a spiccicare qualche parola incomprensibile, paralizzato dalla bellezza di Marianne. L'incontro è solo rimandato. Marianne ha 24 anni. È norvegese. Lavora come modella e attrice. Suo marito Axel è uno scrittore mediocre ma ben venduto.

Presto Axel prende il largo con una turista americana. Marianne resta da sola e inizia a frequentare regolarmente Leonard. Nel calore del pomeriggio, Marianne dorme e Leonard scrive poesie dedicate alla sua musa. Le poesie non colpiscono Marianne. Leonard ci rimane male ma la ragazza aggiunge una osservazione cruciale: «Ti sei mai accorto di avere una bellissima voce?».

No, non si era mai accorto. Così come non si era mai accorto che i versi composti non erano poesie ma canzoni. È ancora Marianne ha farglielo notare. Una sera, la donna osserva i fili del telefono, appena installati, e gli uccelli che vi riposano sopra. Sembra un pentagramma con le note, dice Marianne. Leonard scrive: «Like a bird on the wire, like a drunk in midnight choir, I've tried my way to be free» (come un uccello sul filo, come un ubriaco nel coro di mezzanotte, ho cercato a modo mio di essere libero). È una delle canzoni più famose di Cohen, Bird on a Wire.

Nel 1967, Leonard vaga da Montreal a New York. Conosce Nico, Lou Reed, Andy Warhol, Bob Dylan. Marianne è a Oslo, lontana anni luce da questo tipo di vita. Cohen però la invita. Da questo momento si allontaneranno. Il cantante è a un passo dalla celebrità. Marianne non è interessata. Cohen firma il suo primo contratto discografico, anticipo modesto, 2000 dollari. L'album Songs From a Room uscì il 26 dicembre 1967. Sul retro della copertina, c'è Marianne a Idra.

La casa discografica offre un rinnovo, per battere il ferro, ma Cohen esita, come gli accadrà

spesso anche in futuro. Non è sicuro di avere altre canzoni. La sua tentazione è ritirarsi dal mondo. Non competere. Contemplare. Per questo, a un certo punto, si farà monaco buddista. Ma Marianne non sarà mai dimenticata.

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