Turigliatto, il senatore assunto come portaborse

Milano. Alla vigilia del voto sulle missioni militari all’estero, il senatore di Rifondazione comunista Franco Turigliatto, uno dei nove «dissidenti» che ha tenuto l’Unione con il fiato sospeso, diventa dipendente della Regione Piemonte, conquistando a sessant’anni di età il suo primo impiego stabile. Grazie alla legge «bipartisan» approvata l’anno scorso dal Consiglio regionale piemontese, infatti, ha preso parte, vincendolo, al concorso riservato ai 102 «staffisti» di presidenze, assessorati e gruppi consiliari. Ovvero quei collaboratori dei politici conosciuti anche come portaborse. Oggi prende servizio e contemporaneamente si metterà in aspettativa come previsto dalla legge per poter svolgere il suo mandato a Palazzo Madama.
Turigliatto è nato a Rivara, in provincia di Torino, nel 1946, è stato per anni responsabile del lavoro per Rifondazione comunista, prima per Torino e poi per il Piemonte e aderisce alla corrente Sinistra critica.

Dal 2000 al 2005, nella scorsa legislatura regionale, era stato funzionario del gruppo consigliare del suo partito, che alle ultime elezioni politiche lo ha candidato al numero 2 della lista per il Senato. A Palazzo Madama fa parte della commissione Lavoro e previdenza.

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