C'erano tutti. Sembrava di essere al bernabeu di 28 anni fa. C'era tutta l'Italia campione del mondo, tutti «figli di Bearzot» come diceva una canzonetta dell'epoca. Sono arrivati alla spicciolata, sotto la pioggia battente di Milano per dare l'ultimo saluto al «Vecio», Enzo Bearzot, il ct che li aveva portati per mano a quell'imncredibile titolo mondiale nella magica estate dell'82. I campioni del mondo, mischiati a tante persone, sono giunti nella parrocchia di Santa Maria al Paradiso, in zona Vigentina per i funerali del tecnico friulano, scomparso dopo una lunga malattia.
Fuori dalla chiesa diverse corone di fiori, tra cui quella del settore tecnico della Figc, quella dell'Associazione italiana calciatori e, soprattutto, quella della squadra campione a Madrid listata con un tricolore e con una scritta dorata: «I tuoi ragazzi dell'82». Il modo più bello per salutarlo, assieme a quel gesto che ha visto Zoff e Conti, Paolo Rossi e Cabrini, Altobelli e Cesare Maldini portare a braccia la bara del vecchio ct.
All'interno della basilica il gonfalone bianco della federazione con lo scudetto tricolore e le quattro stelle dei quattro mondiali vinti dalla nazionale nella sua lunga storia. Accanto alla signora Luisa e ai familiari di Bearzot il presidente della Figc, Giancarlo Abete, e tanti azzurri del «Vecio».
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