Tutto il fascino del Lago Maggiore in un hotel di charme e benessere

Tutto il fascino del Lago Maggiore  in un hotel di charme e benessere

Fu un tempio del naturalismo scientifico. Negli anni Venti il dottor Luigi Rovetta aveva individuato un luogo particolarmente salubre, che chiamò Casa di cure Naturali, sulla sponda occidentale del Lago Maggiore a Ghiffa (TO): un nido di case che oggi ospitano quasi 2400 anime nella provincia del Verbano Cusio Ossola. In quella che fu la sontuosa villa ottocentesca dei Conti Marocco era annesso uno dei migliori parchi della riviera tra Intra e Cannero. Viali soleggiati ma ombreggiati da conifere, lauri, canfore, con la vista di gran parte del Lago Maggiore e l'aria profumata da magnolie e gelsomini, oleandri e limoni.
Qui veniva a curarsi la ricca borghesia degli anni Venti attraverso bagni d'aria e di sole, passeggiate, attività sportiva, fangature fredde, idroterapia Kneipp e una speciale cura depurativa messa a punto dallo stesso dottore. La fortuna interrotta durante la guerra riprese negli anni Quaranta con ospiti illustri, come nel 1947 Fausto Coppi, e venne cambiato il nome della struttura che diventò Cure di Ghiffa. Poi la chiusura. Ma non tutto andò perduto. Oggi in questo meraviglioso parco di Ronco Ghiffa, posto tra il Sacro Monte della Santissima Trinità e il monastero delle monache Benedettine di clausura, si trova dal 2009 la Residenza Dolce Vita. Un luogo sapientemente recuperato dove la dimensione del lusso si traduce soprattutto in un «profondo star bene» con la natura circostante. 20 suite e tre camere ideate dal progettista degli interni e fondatore di Culti Alessandro Agrati che gioca con linee minimaliste, materiali naturali, tessuti pregiati e gli aromi che accompagnano l'ospite in ogni ambiente.
«Da sempre Culti sceglie luoghi legati alla storia e alla tradizione. Mi sono ispirato ai materiali del luogo, pietra e legno, evitando i colori. Realizzando un concetto di purismo che si esprime nelle forme essenziali» spiega Agrati. Nella spa Aquavitae ritornano la pietra scura di granito e il legno chiaro, aromi naturali e luce indiretta. «La piscina con gli idromassaggi sorge dove un tempo esisteva un antico lavatoio - spiega Agrati - che ho cercato di rievocare». Come succede nelle altre spa Culti, il dialogo con l'esterno è incessante e un gioco di terrazze proietta la spa verso le visuali del Lago e del Convento. «E' una spa che ricorda l'idea della «grotta»; una spa lacustre, un luogo dove rifugiarsi ma il senso del benessere è ovunque: in camera, nel ristorante, nell'aria che spira sulle grandi terrazze». Qui vengono proposti trattamenti di bellezza e benessere che utilizzano i prodotti della linea Culti spa Mareminerale basati su purissimi principi naturali ricchi di vitamine e minerali. Il benessere procede a tavola grazie alla bravura del giovane chef Roberto Barboni del ristorante Convivium aperto nel 2009. L'avvio è stato affidato al Ristorante Piccolo Lago di Mergozzo 2 stelle Michelin, mentre i piatti sono sapientemente cucinati dallo Chef Roberto Barboni. La sua figura di riferimento è Pietro Leemann, del ristorante Joia di Milano, il primo ristorante vegetariano europeo ad aver conquistato una stella Michelin.
«Cerco sempre un compromesso tra leggerezza ed equilibrio nel rispetto delle materie prime disponibili» spiega Roberto Barboni. «Nel piatto il cliente deve sempre identificare con immediatezza gli alimenti protagonisti». Cotture solo con olio extra vergine di oliva, al vapore e sempre a bassa temperatura. Non possono mancare prodotti di lago come il luccio ma mi piace scoprire tutto il territorio, i formaggi di alpeggio, il prosciutto della Val Vigezzo. Premiato da Golosario per il 2012 non ha però, come dice, «l'ossessione dei traguardi». Nel cuore vive la grande passione per la cucina ereditata dalla famiglia di Ferrara dove ogni cosa, soprattutto la pasta, era fatta in casa.
Da non perdere tra gli antipasti lo Sgombro confit, verdure agrodolci allo zenzero e pepe misto; tra i primi il Riso Carnaroli «Bianchetti» agli spinaci, fiori, formaggio fresco e salsa all'uovo. Mentre tra i secondi il Lucccio perca all'olio, crema di ceci e cipolla rossa.
Romanticissima la cena sulla terrazza con vista lago. E il giorno dopo per fare due passi c'è il Sacro Monte di Ghiffa, dichiarato patrimonio mondiale dell'Unesco: un complesso barocco incompiuto che si rifà ai modelli architettonici dei Sacri Monti di Orta e di Varese.

Romantico weekend d'amore sul Lago Maggiore: 2 pernottamenti in suite con vista borgo, bottiglia di spumante e frutta, prima colazione, accesso al centro benessere Aquavitae e alla palestra, 2 cene à la carte presso il ristorante Convivium, 1 massaggio di coppia con candela, 1 massaggio leggero sul viso per lei e uno alla schiena per lui, a luglio da 418 euro per persona.
Per informazioni e prenotazioni: Residenza Dolce Vita, tel. 0323.59658 www.residenzadolcevita.com; Solieve Hotels, www.solievehotels.com.

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