Dalla tv a una profumeria di Chiavari: Torretta felice lontano da Isole e famosi

Dalla tv a una profumeria di Chiavari: Torretta felice lontano da Isole e famosi

(...) E va al colloquio: «Ero lì come professionista. Alle spalle l'esperienza commerciale dei miei negozi di abbigliamento a Santa chiusi di recente. Nessun riferimento al mio personaggio». Susanna viene assunta in profumeria nel novembre 2007. Due vita, una svolta. «Necessaria. Allora mi si era presentata un'opportunità e ho detto ok. Sono entrata nel mondo dello spettacolo dalla via più veloce. Poi però devi dimostrare di sapere fare e non basta un reality show». È critica Susanna: «Per fare questo mestiere devi studiare. Io volevo diventare attrice. Ci ho provato, ho fatto teatro, ma se le cose non mi riescono bene sono la prima a fare un passo indietro». Asciutta, la tazza alla bocca, e un'ombra stracciata di fianco: «Sono stata coinvolta in una vicenda di cronaca e l'ho sfruttata in un momento della mia vita. Tutto qui. E chi ha la presunzione di conoscermi, dovrebbe darsi un'occhiata dentro. Perché tanta morbosità su certi fatti? Suscitare tanta curiosità nella gente mi fa ridere».
Susanna è contenta tra fragranze ed essenze. Si documenta, conosce e consiglia. Arrivano chiamate, inviti a trasmissioni, partecipazioni. Macché, «non do più la disponibilità». La ascolti e sgrani gli occhi. Lei, ribelle e anticonformista, torna a stupire virando sull'ovvio. Dice che il suo unico fallimento è stato il divorzio dal marito; il resto è vita vissuta. E quel mondo dello spettacolo salutato dal finestrino d'un treno? «Ambiente difficile, non mi fa impazzire. La competizione è quasi violenta, ma scegli tu cosa vuoi fare. Non è giusto stupirsi e schifarsi, è solo ipocrisia sociale». Lele Mora? «Con lui ho un rapporto di amicizia assoluta. È un uomo potente e magnetico e quindi viene attaccato. Conosco molte star che lui ha aiutato umanamente, dandogli affetto, protezione e anche una casa». Simona Ventura? «Un'amica. Ricordo il viaggio con lei a Roma per Porta a Porta, mi disse di non perdere il contatto con il concreto, di tenere i miei negozi». Oggi? «Non ho rimpianti, non mi manca nulla. E c’è sempre il tentativo di far capire alla gente che sono una persona normale». Le reazioni di chi entra in profumeria? «È divertente. Qualcuno mi dice l'ho già vista, altri fanno finta di niente ma continuano a guardarmi e qualcuno chiede». E l'amore, Susanna? «Adesso non c’è spazio. Non me la sento di dover rendere conto a qualcuno. Nessuna presunzione, solo il frutto d'una vita complicata». La costante? «Il buon senso, la famiglia e gli amici stretti che non mi hanno mai lasciato sola. Io sono questo. Nessuna contraddizione.

Da Milano, dopo una serata, riprendevo la mia macchinetta e volavo a Rapallo. Ecco la scelta coerente di oggi. Mi sono data un tempo per fare determinate cose. Ora quel tempo è scaduto». Basta spostare l'orizzonte e giocare sulla distanza. E tutto meravigliosamente torna.

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