Amadeus tra la rai e la moglie. Ma non passi per un martire

La famiglia. La famiglia prima di tutto: la moglie e il figlio

Amadeus tra la rai e la moglie. Ma non passi per un martire
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La famiglia. La famiglia prima di tutto: la moglie e il figlio. E se fosse questa una delle motivazioni fondamentali che ha portato Amadeus a pensare di lasciare la Rai? Nella scelta di traslocare al Nove di Discovery - oltre allo stipendio mega-galattico e alla ricerca di nuovi stimoli - parte del peso la giocano i desideri delle persone a lui più care: la legittima aspirazione di Giovanna Civitillo (ballerina, opinionista e presentatrice) a continuare a lavorare in televisione e la carriera da calciatore del giovane Josè Sebastiani. Il colosso americano permette tutte queste cose insieme, riunendo la famiglia in un'unica città, a Milano, evitando il su e giù dagli studi romani. Josè, 15 anni, gioca come portiere nelle giovanili dell'Inter, squadra di cui il papà è tifoso sfegatato tanto da aver chiamato il pargolo in onore dell'allenatore Mourinho (e la domenica a San Siro è sacra). A Milano, in una tv privata, Giovanna potrebbe andare in video senza che questo susciti un diluvio di polemiche com'è accaduto quando è stata conduttrice del Prima Festival e inviata de La vita in diretta durante i Sanremo guidati dal marito. Perché se in Rai ti porti appresso tua moglie fai una pessima figura, anche se lei già ci lavorava prima di conoscerti: gli fece girar la testa con la famosa «scossa» nel quiz L'eredità. E questo non significa che il presentatore si sia infuriato con i vertici Rai perché si sarebbero rifiutati di far lavorare la moglie come qualche giornale autorevole ha scritto, tema mai stato in discussione, replicano a viale Mazzini.

Insomma, a Discovery a Giovanna stendono i tappeti rossi pur di strappare Amadeus alla concorrenza. E potrebbe occuparsi anche di quella società di produzione che Sebastiani, libero dalle regole Rai (che vietano di essere al stesso tempo produttore e presentatore), potrebbe aprire sullo stile della «Fascino» di Maria De Filippi. Una factory in cui troverebbe i nuovi stimoli che cerca dopo essere arrivato al massimo possibile in Rai: come organizzatore, talent scout, sperimentatore di format.

Ovviamente, l'altra ragione molto pesante per cui Sebastiani potrebbe accettare di traslocare a Milano è quella economica. Sul piatto - secondo indiscrezioni - ci sono quattro milioni di euro all'anno: circa due milioni netti. Solo per lui (oltre ovviamente

a quelli eventuali per la moglie, senza contare tutte le sponsorizzazioni). Più del doppio di quello che guadagna in Rai. Anche se, sempre da viale Mazzini, si fa sapere che è stato fatto un forte rilancio anche in questo senso.

In sostanza: perché trasformare un presentatore che decide liberamente di accettare un'offerta super allettante di un'azienda privata in un martire della destra di governo? Perché mettere di mezzo pressioni - che tra l'altro sono all'ordine del giorno nel mondo televisivo - in una scelta di vita, come ha più volte sottolineato l'amico di sangue Fiorello? La colpa dei vertici Rai, semmai, è quella di non essere riusciti a trattenerlo con proposte altrettanto allettanti, nei limiti della legge e delle risorse

di una tv pubblica. Vedremo nelle prossime ore se riusciranno a fargli cambiare idea. E, comunque, se Amadeus se ne andrà, gli show della Rai non verranno cancellati: ci sono Conti, Clerici, Insinna, Liorni e tanti altri.

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