"Chi sapeva si dimetta", "Aria di Minculpop". E su Fedez scoppia la polemica

Pare che la Rai fosse ben a conoscenza dell'esibizione di Fedez a Sanremo, tanto che all'inizio la foto di Bignami sarebbe dovuta essere capovolta

"Chi sapeva si dimetta", "Aria di Minculpop". E su Fedez scoppia la polemica

A Fedez manca completamente il senso delle istituzioni, e non solo di quelle politiche. Considerare la Rai e il palco del festival di Sanremo alla stregua di Instagram e dei suoi profili social è un esercizio di tracotanza inaccettabile. Quel che appare dall'esterno è che Fedez sia andato a Sanremo non per onorare il palco del teatro Ariston ma solo per avere la propria rivincita sulla Rai dopo quanto accaduto due anni fa con il concertone del Primo maggio. Quel che stupisce è che la Rai, questo, glielo abbia permesso. E non si tratta di censurare un artista ma di pretendere, e non solo chiedere, rispetto. L'esibizione d'ego più grave l'ha fatta sulla nave Costa Smeralda, stacciando in diretta la foto di Galeazzo Bignami. Un gesto dalla quale la stessa Rai si è fortemente dissociata, continuando però a garantirgli lo spazio su Rai2 per il suo podcast.

"Vogliamo chiarezza". FdI contro l'esibizione di Fedez

"In Rai sapevano ma nessuno ha fatto nulla, rendendosi di fatto complici del soliloquio politico di Fedez e del suo attacco ad un viceministro della Repubblica. Secondo quanto riportato oggi dal quotidiano La Verità, il suo 'show' sarebbe infatti stato approvato prima della ufficiale messa in onda", ha dichiarato Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, proprio in riferimento a quanto fatto da Fedez su palco esterno del teatro Ariston, durante la diretta del festival di Sanremo. Il deputato ha sottolineato come, all'evidena di quanto accaduto in questi giorni, "il palco dell'Ariston si è trasformato, con il consenso e beneplacito proprio della Rai, in una tribuna elettorale", il tutto a pochi giorni dal ritorno alle urne in Lazio e Lombardia per in rinnovo dell'amministrazione regionale.

Tommaso Foti alza la voce per chiedere chiarezza da parte della Rai per l'accertamento di quanto accaduto e l'individuazione di eventuali responsabilità, altrimenti "è evidente che qualcuno, incapace di garantire la pluralità del servizio pubblico, dovrà lasciare quanto prima il suo incarico". Sulla stessa linea d'onda di Tommaso Foti è Elisabetta Gardini, vice-capogruppo alla Camera per Fratelli d'Italia: "Lo show del rapper, paladino dell'antifascismo e giustiziere, non è stata un'improvvisata spiazzante, con foto stracciata del sottosegretario Bignami in diretta, da cui la Rai si è prontamente dissociata, ma provata prima della messa in onda e studiata a tavolino. Unica variazione rispetto alle prove? Evitare di sventolare la foto a testa in giù, stile piazzale Loreto". Se davvero questo venisse confermato, quindi, qualcuno è intervenuto per una minima moderazione sul rapper, senza però considerare grave lo strappo della fotografia.

Durante la diretta, Fedez si è affrettato a dichiarare che la Rai era all'oscuro di tutto e che si assumeva la responsabilità di quanto fatto. Ma, se venissero confermate le indiscrezioni, si configurerebbe uno scenario diverso. Manlio Messina, vice capogruppo vicario di Fratelli d'Italia alla Camera, ribadisce il concetto: "Il doppiopesismo della Rai non è più accettabile. Gli attacchi di Fedez ad un viceministro, con tanto di foto stracciata in diretta, non sono stati una spiazzante improvvisata, ma un vero killeraggio politico di cui i vertici Rai erano consapevoli e che, con compiacenza, hanno permesso".

"Non ha detto o mostrato nulla". Il Pd manca ancora il punto

Ai dubbi e alle rimostranze di Fratelli d'Italia, ha risposto Simona Malpezzi, presidente dei senatori del Pd, tramite social: "È paradossale la richiesta di dimissioni da parte di FdI dei dirigenti Rai responsabili dell'esibizione di Fedez: sul palco non ha detto o mostrato nulla che già non fosse pubblico e risaputo. Fdi intende governare limitando la libertà di espressione? Tira aria di Minculpop…". Si evidenzia come la senatrice abbia anche utilizzato la menzione per Fedez, forse nel tentativo di essere notata e retwittata dal rapper.

Come sempre, il tentativo è quello di spostare il centro dell'attenzione: la contestazione a Fedez non è per aver mostrato la forografia di Galeazzo Bignami ormai nota e stranota, per la quale lo stesso viceministro si è più volte scusato, è l'averla strappata. Questa è la violenza che viene contestata e dalla quale la stessa Rai, per voce di Stefano Coletta, si è dissociata: "Questo tipo di attacchi non sono sintomo di libertà. Come rappresentante del servizio pubblico non possiamo che sottolineare che quando l'attacco diventa frontale e personale non c'è libertà che tenga".

Ed è stato un esponente dello stesso Pd, Carlo Cottarelli, a criticare Fedez: "Non mi sembra corretto utilizzare la rete pubblica per un gesto chiaramente politico, neppure quando il gesto può piacermi, anche perché in futuro lo stesso palcoscenico potrebbe essere usato per gesti che non mi piacciono". Ma i vertici politici del Pd continuano a difendere l'indifendibile.

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