"Essere Moana - Segreti e Misteri", la docu-serie dai risvolti sorprendenti

Misteri e dubbi sulla vita, ma soprattutto sulla morte di Moana Pozzi nella docu-serie "Essere Moana - Segreti e Misteri" in onda sulla Nove

"Essere Moana - Segreti e Misteri", la docu-serie dai risvolti sorprendenti
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In prima tv esclusiva sul Nove e disponibile su Discovery+ va in onda stasera 14 settembre, una docu-serie in due puntate: Essere Moana - Segreti e Misteri sull'indimenticabile icona del porno, morta in circostanze misteriose il 15 settembre del 1994. Prodotta da Verve Media Company per Warner Bros Discovery, racconta la vita della pornostar, icona di bellezza, sensualità e potere che ha accompagnato la storia italiana per più di 10 anni. Partendo dall’appartenenza borghese della sua famiglia, passando per gli esordi nel mondo dello spettacolo fino al boom nell’industria del porno e alla morte, nel 1994, all’Ospedale Hotel de Dieu di Lione, vengono ripercorse tutte le fasi della vita di Moana. La serie è scritta dal giornalista investigativo Marco Gregoretti, che per molti anni, ha raccolto indiscrezioni e rivelazioni dalle persone più vicine a lei.

Tra mito e realtà

Proprio Gregoretti, che abbiamo incontrato, ci racconta come è nata l'idea di questa serie che si prefige di scoperchiare quel velo di mistero attraverso interviste e indagini approfondite, su una vicenda dai lati oscuri, che mescola mito e realtà e come per tutti i grandi personaggi scomparsi prematuramente, lascia una scia di domande irrisolte. Come la teoria che in realtà Moana non sia morta, ma solo scomparsa dalle scene. "Quando Moana morì io lavoravo a Panorama, mi incuriosii su questa scomparsa che fu annunciata all'edizione del Misex il 15 settembre 2004, ad Assago da Michele Capozzi e Riccardo Schicchi che era il suo manager. Schicchi lo conoscevo bene e la sua agenzia, la Diva Futura aveva rapporti molto stretti con gli apparati di sicurezza. (Anche Cicciolina in un’intevista al Tempo nel 2016 dichiarò di essere stata una spia dei Servizi Segreti ungheresi, ndr). Fu lui a confidarmi che in realtà Moana non era morta".

Questa la partenza che ha poi portato alla scrittura della docu-serie, che mostrerà anche alcuni documenti esclusivi. "La rivelazione di Schicchi - spiega Gregoretti - mi spinse ad approfondire alcuni particolari, a cominciare dal certificato di morte che non c’era ed è arrivato solo moltissimo tempo dopo dall'Ospedale Hotel de Dieu di Lione. Poi i certificati all'anagrafe di Roma sul suo stato civile. Suo marito Antonio Di Ciesco dopo la sua morte risultava ancora celibe, ma dopo alcuni mesi venne cambiato in coniugato. Magari si può pensare ad un errore burocratico però c'era materiale per insospettirsi, come la storia di un atto notarile scomparso, della compravendita di un immobile dove ci sarebbe la firma di Moana, diverso tempo dopo la data della morte. Tutte cose queste, ma ce ne sono molte altre, vengono raccontate nella docu-serie”.

Una spia del Kgb

Un altro punto diventato ormai una sorta di leggenda è il fatto che Moana, fosse una spia del Kgb russo: "Questa notizia gira dal 2000 -racconta il giornalista - me la riferì un collega molto vicino a lei ora scomparso. Indagando però si è andati oltre perché sembra che in realtà fosse un agente dei Servizi Segreti italiani. Inoltre come tutti gli operatori di intelligence, aveva rapporti sia con la Nato che con apparati dell'Est".

La prova di questo sta in alcuni documenti e dichiarazioni: "Ci sono azioni intestate a lei di una società che si occupa di smaltimenti di rifiuti tossici a Kiev in Ucraina, e nel contempo proprio in quel periodo, di tanto in tanto un aereo privato la veniva a prendere a Roma per portarla a Washington. La sua appartenenza agli apparati di intelligenze nel docu-film è raccontata da un agente dei servizi segreti. Non è quindi solo una mia ipotesi, ma i fatti vengono svelati da questo agente che per alcuni mesi ha vissuto con lei e con cui era nata anche una storia d'amore”.

Nella docu-serie le rivelazioni di un agente segreto

La domanda sul dubbio che sia ancora viva, viene allo stesso modo smentita sempre dall'agente segreto che nella serie racconta i suoi rapporti con Moana: "Rivela - dice Gregoretti - che probabilmente non sia morta per il tumore come è stato dichiarato, ma sia stata uccisa o meglio avvelenata con il Polonio che provoca dei sintomi abbastanza simili a quelli del suo stato fisico prima che andasse a ricoverarsi a Lione all’Ospedale Hotel de Dieu”.

Le tante testimonizanze

Nella serie vengono inoltre riportate molte altre testimonianze di chi l'ha conosciuta, colleghe e colleghi, ma anche attori, scrittori, giornalisti, critici cinematografici,

sociologi, tra cui Antonio Di Ciesco, marito di Moana, Eva Henger, Rocco Siffredi, Vittorio Sgarbi, Fulvio Abbate, Antonio Dipollina e Anselma Dell’Olio, solo per citarne alcuni.

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