"Non c'è Sanremo senza polemica". Coletta tenta di spegnere l'incendio

La Rai sbandiera i risultati Auditel nella conferenza di fine edizione del festival di Sanremo. Mengoni dedica la vittoria a sua madre

"Non c'è Sanremo senza polemica". Coletta tenta di spegnere l'incendio

Con l'evidente stanchezza negli occhi ma con tanta felicità, Marco Mengoni si è presentato in conferenza stampa a Sanremo all'indomani anzi, a poche ore, dalla vittoria. "Dedico questo festival soprattutto alla donna che mi ha messo al mondo", ha esordito il cantante di Ronciglione, che ancora deve smaltire i postumi di quanto accaduto ieri sul palco del teatro Ariston. Difficile per lui trattenere l'emozione e sono diversi i momenti in cui Marco Mengoni sembra pronto a piangere: "Devo ringraziare la vita per avermi fatto superare delle esperienze forti che però ti forgiano e ti fanno crescere. Parlo di esperienze di vita privata che non tirerò fuori perché sono molto delicate e vorrei che restassero lì".

"Non c'è Sanremo senza polemica"

Stefano Coletta, direttore dell'intrattenimento di Rai Uno, dopo aver sottolineato ancora una volta gli ascolti raggiunti dal quarto festival di Sanremo, è tornato sulle polemiche che l'hanno accompagnato fin da prima dell'inizio: "Non c'è Sanremo senza polemica. Mi sento di dire che è un prodotto televisivo costruito nei mesi per parlare a chi guarda la tv senza alcun indottrinamento ma portando il miglior prodotto televisivo possibile". Anche Amadeus appare soddisfatto: "Sono l'uomo più felice del mondo, sono come un bambino in un parco divertimenti senza che questa gioia possa finire. Mi sembra un sogno che è realtà, è stato un festival storico".

Le reazioni dei primi tre classificati

Così come già fatto sul palco dell'Ariston, in conferenza stampa Mengoni ha messo l'accento sull'assenza di donne nella cinquina finale: "Avevano delle canzoni incredibili. Ci sono rimasto molto male. Evidentemente dobbiamo andare avanti ancora e cambiare molte cose in questo Paese. Sarebbe stato bellissimo avere sul palco una donna". Come da regolamento, il vincitore del festival di Sanremo va direttamente alla finale dell'Eurovision, che però Mengoni ancora non considera: "Devo essere sincero: oggi mi vorrei godere questa giornata, non c'è spazio per nuove aspettative, poi ci penseremo. Intanto posso dire che sono contento di vedere Liverpool che non ho mai visto". Ma oltre Liverpool, dove Mengoni andrà per l'Eurovision, ieri Zelensky ha invitato il vincitore a Kiev. Invito che il cantante ha accolto positivamente: "Ci vado portando tutti, più siamo e più il messaggio arriva forte e chiaro".

Marco Mengoni aveva la vittoria in tasca fin da prima dell'inizio del Festival, come hanno dimostrato le reazioni di chi ha avuto modo di ascoltare in anteprima i brani della kermesse e ne ha intessuto le lodi. Tuttavia, l'underog Lazza, pensava di poterlo superare quando è iniziata la gara dei top 5, anche se così non è stato: "Non so cosa dire, sono ancora sotto choc. Viva l'hip hop. Ho pensato che avrei potuto superare Marco e vincere a un certo punto, perché ho visto che le persone erano prese bene e l'attenzione sulla canzone stava aumentando". Più moderato Mr Rain, terzo classificato: "Non me l'aspettavo. Condividere il palco con tutti questi artisti è stato incredibile. Sono felice e orgoglioso di aver portato me stesso, i miei problemi e la mia storia su questo palco. Non ho avuto paura di mostrarmi".

Mr Rain, quindi, spiega la sua canzone: "Supereroi è un inno a chiedere aiuto. L'importante, quando si provano queste emozioni, è avere il coraggio di mostrarsi per come siamo con l'innocenza che avevamo da bambini e che purtroppo crescendo un po' perdiamo".

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