Non solo Instagram: dalle auto alle crociere, la pubblicità occulta a Sanremo

Se le contestazioni sulla pubblicità occulta a Sanremo dovessero rivelarsi fondate, la Rai potrebbe pagare fino a 258mila euro per ogni singolo caso

Non solo Instagram: dalle auto alle crociere, la pubblicità occulta a Sanremo

L'eco del festival di Sanremo, quest'anno, sta impiegando più tempo del solito a spegnersi. A un mese dalla kermesse, però, non si parla più di canzoni o di cantanti, quelli hanno preso la loro strada e, chi più e chi meno, stanno andando avanti. Stavolta il tema è ben più complesso e travolge l'organizzazione dello stesso. E non si tratta più solo di polemiche, perché esiste un'indagine in corso da parte dell'Agcom, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che si concentra principalmente sulla possibilità che durante la kermesse sia stata fatta pubblicità occulta.

Il caso di Instagram è stato solo quello che ha dato il "la": la promozione martellante del profilo dei conduttori, criticata dallo stesso pubblico e finita nel mirino dell'autorità, è in realtà solo una parte della grande indagine in corso da parte dell'Agcom. Infatti, sarebbero in totale circa dieci i casi in cui potrebbe configurarsi la fattispecie della pubblicità occulta tra auto, gioielli, vestiti, crociere e non solo. Questo perché a ogni passaggio di un contenuto pubblicitario dev'essere indicato in sovrimpressione che si tratta di sponsor. Sempre in legame alla promozione fatta a Instagram, da Striscia la notizia fanno notare che per promuovere i profili dei conduttori sul social network di Meta sono stati mostrati a lungo i telefoni cellulari di un noto brand. "Mostrare di continuo l’ultimo modello del telefono, ben riconoscibile anche se privo del marchio, è pubblicità occulta", ha dichiarato Domenico Romito, legale di AvvocatideiConsumatori.it.

Lo stesso legale, inoltre, offre il suo punto di vista sull'affair Ferragni: "È irrilevante che lei non abbia un accordo commerciale. Sul sito di Instagram ti spiegano i processi per monetizzare i contenuti televisivi e sfruttarli per valorizzare il tuo profilo social. Dal punto di vista economico, l’effetto di questi processi è notevole". Il prossimo consiglio dell'Agcom è atteso per il prossimo 8 marzo ed è durante questo che, come spiega la Repubblica, dovrebbe essere presentato il rapporto del direttore dei servizi media, Giorgio Greppi. Sulla fondatezza delle contestazioni sembrano non esserci dubbi: a quel punto verranno notificati alla Rai con la quale si aprirà il contenzioso.

In caso di conferma delle rilevanze, le sanzioni vanno da 10 mila a 258 mila euro per ogni singolo caso. E considerando che solo su Sanremo vengono contestate una decina di fattispecie, è comprensibile il timore della tv pubblica.

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