Bocciato il discorso della Egonu: a metà del pubblico non è piaciuto

Le premesse nelle interviste nelle quali accusa l'Italia di razzismo hanno influenzato il sentiment del monologo di Paola Egonu a Sanremo

Bocciato il discorso della Egonu: a metà del pubblico non è piaciuto

Quella di ieri a Sanremo è stata la serata di Paola Egonu, che ha raccolto il plauso di chi vuole piacere alla gente che piace. Un monologo incentrato sulle metafore, in cui la parola razzismo non viene mai menzionata dalla pallavolista ma aleggia come un fantasma per tutta la durata del suo intervento. E tutto questo al pubblico nazionalpopolare, evidentemente, non è piaciuto. O meglio, è tutto il pacchetto Egonu che non è piaciuto, stando ai commenti social.

Perché le premesse della pallavolista, scritte nere su bianco in un'intervista rilasciata a Vanity Fair e ribadite in conferenza stampa sull'Italia considerata senza appello un Paese razzista, hanno comprensibilmente indispettito. È la generalizzazione ad aver lasciato con l'amaro in bocca una buona fetta degli italiani, come dimostra la rilevazione social effettuata da SocialCom che, con l'ausilio della piattaforma BlogMeter, ha analizzato per Adnkronos le conversazioni in rete relative alla terza serata della kermesse canora.

Partendo dal presupposto che, com'era facilmente prevedibile vista la struttura della terza serata, il momento maggiormente commentato sui social è stato proprio il monologo di Paola Egonu, con il quale la pallavolista ha raccontato la sua vita. Per l'intervento della pallavolista, durato circa 10 minuti, Il sentiment nei confronti delle parole della sportiva è negativo al 46%. Dalle conversazioni nella rete emerge principalmente rabbia per le accuse di razzismo rivolte all'Italia, giudicate "incoerenti" rispetto alla storia sportiva dell'atleta, avendo questo vestito la maglia della nazionale azzurra di pallavolo.

"Amo l'Italia, vesto con orgoglio quella maglia azzurra che per me è la più bella del mondo e ho un profondo senso di responsabilità nei confronti di questo Paese in cui ripongo tutte le mie speranze di domani", ha detto la pallavolista.

Ma probabilmente il fatto di aver scelto di lasciare l'Italia per giocare in una squadra di club turca, considerando che lo stato di diritto in Turchia non è nemmeno lontanamente paragonabile a quello italiano, che lei tanto critica, ha fatto nascere il fastidio nel pubblico sanremese.

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