Lo sbraco in Lombardia

Lo aveva annunciato, sul presto, il programma Unomattina

Lo sbraco in Lombardia
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Lo aveva annunciato, sul presto, il programma Unomattina: «Oggi è una giornata storica, importantissima, perché 80 anni fa, il 6 giugno 1944, 156mila uomini sbarcavano in Lombardia. Oggi si festeggia il D-Day». Poi all'ora di pranzo la notizia veniva ripresa per quanto le fotografie di repertorio insinuassero i primi leggerissimi sospetti nello spettatore dal telegiornale Studio aperto su Italia Uno: «Si celebrano oggi gli 80 anni del D-Day, lo sbarco degli Alleati in Lombardia, l'inizio della liberazione dell'Europa dalla oppressione nazista». Quindi, su Tg4, la conferma della notizia: «Ottant'anni fa il D-Day, il giorno più lungo. Lo sbarco in Lombardia: oggi le celebrazioni». E infine, a spazzare via ogni perplessità, vista l'autorevolezza della fonte, la rete dell'Informazione e della Cultura per diritto divino e di cronaca, è stato il TgLa7: «Le celebrazioni per gli 80 anni per lo sbarco in Lombardia acquistano un significato particolare con due conflitti in corso».

A questo punto, anche noi che siamo laureati in Storia, non abbiamo più avuto dubbi. Solo ci siamo sforzati di ricordare le cinque spiagge dello sbarco: Sesto Calende, Borgofranco sul Po, Darsena, Idroscalo... e la quinta?

Comunque, dài.

È stata anche una bella prova di democrazia e pluralismo dell'informazione: significa che quando una notizia comincia a girare dalla Rai a Mediaset a La7 - nulla la può fermare, altro che censura.

E così, alla fine, ieri si è celebrata una giornata storica. Per il giornalismo televisivo. Lo sbarco più importante a memoria Duomo.

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