Topo Gigio re del festival di Sanremo. L’anno prossimo Conti inviterà Rockfeller?

Nel turbinio di strapazzamenti di coccole manca qualcosa e qualcuno che meriterebbe maggiore attenzione. Si tratta di Giuseppe (Peppino) Mazzullo, che per 45 anni è stato il doppiatore storico del personaggio

Topo Gigio re del festival di Sanremo. L’anno prossimo Conti inviterà Rockfeller?
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Topo Gigio for president. Dopo la «cittadinanza onoraria» (scherziamo) ottenuta a Sanremo in un festival che ha trovato il suo momento musicale più «alto» facendo cantare un pupazzo di pezza nato 66 anni fa: dettaglio che la dice lunga sulla qualità degli umani in gara, spesso bardati anch’essi come pupazzi ma con voce bisognosa dell’aiutino dell’autotune per non rischiare imbarazzanti stonature. Ma torniamo al nostro eroe roditore che wikipedia definisce come un «burattino antropomorfo creato nel 1959 da Maria Perego e Federico Caldura con la collaborazione del regista Guido Stagnaro». Roba vecchia e superata? Mica tanto, almeno a leggere le tante iniziative annunciate (con tanto di sbarco addirittura negli Usa) sul sito topogigio.it.

Ma nel turbinio di strapazzamenti di coccole (durante il festival e altrove) manca qualcosa e qualcuno che meriterebbe maggiore attenzione. Si tratta di Giuseppe (Peppino) Mazzullo, che per 45 anni (dal 1961 al 2006) è stato il doppiatore storico di Topo Gigio che quest’anno (Peppino, non Gigio) spegnerà ben 100 anni sulla torta di compleanno. Ne avrebbe di cose da raccontare... E un suo ricordo sarebbe stato certo più interessante della tragicomica polemica a tre fra il cantante Lucio Corsi (che si è esibito insieme al Topo nella serata cover), Carlo Conti («reo», secondo Corsi, di aver dato più importanza al Topo che a lui...) e, appunto, super Gigio (niente a che fare col portiere Donnarumma) dal 2010 ad oggi con la voce dell’attore Leo Valli.

Però il fascino che emana l’amarcord di Peppino Mazzullo (nato a Messina il 6 giugno 1926) rimane unico nel suo genere. Mazzullo iniziò giovanissimo la carriera artistica, specializzandosi in monologhi. Grazie a una borsa di studio frequentò l'Accademia d'Arte Cinematografica a Roma e l'Accademia d'Arte Drammatica a Milano e dal 1950 iniziò la carriera teatrale. Poi l’incontro con Maria Perego (la «mamma» di Topo Gigio) che gli cambierà la vita, con 45 anni di identificazione col pupazzo più amato dai quei bambini che oggi sono boomer in stato avanzato. E che rammentano anche le performance di Mazzullo allo Zecchino d’oro nelle vesti di Richetto, lo scolaro eternamente bocciato che faceva disperare il Mago Zurlì.

Visto il successo di quest’anno, per la prossima edizione di Sanremo Carlo Conti potrebbe pensare di rilanciare un altro collega di Topo Gigio, chessò il sempre arrapato Rockfeller del ventriloquo José Luis Moreno. Ah no, quello lo aveva già invitato Pippo Baudo al festival di Sanremo ’85...

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