Uccide pedone, preso pirata della strada

Uccide pedone, preso pirata della strada

Non ha visto quell’uomo, ha solo sentito un gran botto, ha avuto paura ed è scappato. Si è giustificato così il giovane fermato dai carabinieri perchè alla guida della Bmw che ieri mattina ha travolto e ucciso in via del Trullo Carmelo Pellitteri, 77 anni, medico. Si tratta di una persona apparentemente irreprensibile: 30 anni, incensurato e impiegato in una società di informatica, figlio di un poliziotto della capitale, risultato anche negativo ai test di droga ed alcol ai quali è stato sottoposto. La dinamica dell’incidente non è ancora chiara (non si sa infatti ancora se l’anziano investito fosse sul ciglio della strada o al centro della carreggiata dove è stato trovato il corpo) ma il giovane è stato comunque denunciato a piede libero per omicidio colposo ed omissione di soccorso.
L’ennesima tragedia della strada nella capitale è avvenuta alle prime luci dell’alba. Erano circa le 5 quando la Bmw Z3 cabrio, con alla guida il giovane che stava tornando a casa dopo una nottata con gli amici, ha investito il 77enne all’altezza del civico 60 di via del Trullo ed ha proseguito la propria corsa. Sull’asfalto, oltre al corpo esanime dell’anziano, è rimasto un pezzo dello specchietto retrovisore dell’auto, elemento da quale sono partiti i carabinieri per le indagini sull’investitore. La caccia all’auto pirata è durata poco: la vettura è stata infatti ritrovata a meno di due chilometri di distanza, in via degli Alagno, nella vicina Corviale. Da lì sono scattate le ricerche per risalire alle generalità del proprietario che è stato successivamente fermato ed interrogato. L’uomo davanti ai militari ha confermato di essere lui alla guida al momento dell’incidente, di non ricordarsi di aver visto un uomo davanti ma solo di aver udito ad un certo punto un gran colpo sulla fiancata e di aver proseguito la corsa. Successivamente, fermata la Bmw è tornato sul posto con uno scooter e quando ha visto quel che aveva combinato non ce l’ha fatta ed è scappato. I militari hanno infatti confermato di averlo trovato in forte stato di choc e solo in presenza del suo avvocato è riuscito a rispondere alle domande degli investigatori.
La vittima era una persona molto conosciuta nella zona. Carmelo Pellitteri è infatti morto proprio a pochi passi dal portone di casa, un palazzo dove viveva da oltre trent’anni. A descrivere la vittima sono i vicini di casa e coloro che nel quartiere lo conoscevano, lo ricordano come «un uomo rassicurante, una persona d’altri tempi». «Non lavorava più da alcuni anni, so che faceva il medico di base, ha un figlio di 42 anni» racconta Angela, una vicina. «Spesso ci incontravamo al cimitero, dove lui portava i fiori alla moglie, morta 6 o 7 anni fa, ed io a mio marito - prosegue - era nata una bella amicizia nel confortarci reciprocamente. A volte cenavamo assieme e mi consigliava nelle cure mediche». Aveva due passioni il dottor Pellitteri: la pittura, «ancora dipingeva», ed una casa a Perugia lasciatagli dalla moglie. Proprio ieri sarebbe dovuto ripartire per Perugia in macchina «ieri pomeriggio (venerdì, ndr) era venuto a fare il pieno e a lavare la macchina, mi aveva detto che sarebbe tornato in Umbria» racconta il benzinaio sotto casa di Pellitteri. «Non me la sento di condannare l’investitore - prosegue - era prima delle 6 di mattina, era buio e la curva di questo tratto di via del Trullo è un po’cieca arrivando da quella direzione, facile che non lo abbia visto mentre attraversava».


Sulla tragedia non mancano infine le prese di posizione. Il Codacons invita a maggiori controlli sulle strade della capitale, mentre Marco Palma, consigliere PdL del XV municipio, auspica l’incremento dei dissuasori di velocità.

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