Ucciso nel laghetto, due rom i killer del custode

Quando venne ritrovato dai vigili del fuoco, la notte del 16 giugno scorso, il suo cadavere galleggiava a faccia in giù vicino all’approdo del «laghett di Amiss», uno specchio d’acqua per la pesca sportiva in zona Cascina Bergamina a Bareggio. Salvatore Sarullo, 46 anni, siciliano di Ribera (Agrigento) era annegato, non c’era dubbio. Però prima qualcuno gli aveva sferrato un colpo violentissimo alla testa. Che gli ha fatto perdere i sensi, causando l’annegamento.
Da chi fuggiva quella notte Sarullo lo hanno scoperto i carabinieri dopo mesi d’indagini tra i campi rom della zona intorno al laghetto, dove si sono finti impiegati, ufficiali sanitari e personale dell’ufficio anagrafe per potersi muovere in tutta libertà. È così che ieri mattina è finito in manette Dan Mihalache Neacsu, 40 anni, romeno, fuggito in patria dopo l’omicidio e tornato in Italia solo di recente. I militari hanno inoltre notificato l’arresto al 28enne Marius Elvis Draghici, detenuto a Biella per un furto commesso dopo l’episodio di Bareggio. I loro due complici, anch’essi romeni e già identificati, sono ancora nascosti in Romania.
Quella notte i quattro romeni puntavano ad alcune macchinette videopoker che si trovavano nel bar adiacente al laghetto, e non si aspettavano di trovare il custode. Quando Sarullo si è accorto della loro presenza ha provato a bloccarli, ma dopo una breve discussione è stato aggredito e colpito con un bastone di legno. Semi-stordito, il custode si è gettato in acqua senza però riuscire più a tornare a galla.
Sin dall’inizio gli investigatori, che sul posto avevano trovato diverse tracce di quello che era apparso chiaramente un furto finito male, hanno imboccato la pista di un gruppo di rom che imperversava in provincia compiendo furti. E infatti sono riusciti a identificare i quattro come autori di una serie di incursioni in bar, cave e aziende nella zona di Rho, Legnano, Abbiategrasso e nel novarese. I carabinieri hanno quindi monitorato tutti i campi fino a individuare il piccolo accampamento frequentato dal gruppo nella zona di Rho. Il campo in questione, dal quale partivano diversi gruppi di nomadi malviventi, era stato in seguito sgomberato.

Negli scorsi giorni sono emersi dalle indagini gli elementi che hanno permesso agli investigatori di circoscrivere il campo di ricerca e incastrare i primi due arrestati. Sarullo, che aveva precedenti penali per violenze e molestie nei confronti dell’ex moglie, dopo l’autopsia era stato sepolto nel cimitero della nativa Ribera.

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