La voglia di impegnarsi in prima persona nel sostegno ai malati spesso si scontra con la paura dei sani di fronte al dolore, con il timore di non essere all'altezza, con la sensazione di essere inadeguati o inutili. Eppure c'è chi affronta questa paura, si mette in gioco e genera iniziative belle e meritevoli. E' il caso del club «L'inguaribile voglia di vivere», nato nel 2010 come associazione culturale, che si prefigge di difendere e diffondere il valore della vita, in qualunque condizione essa sia. Un circolo di uomini e donne di buona volontà presieduto dal presidente Massimo Pandolfi - caporedattore centrale de Il Resto del Carlino e scrittore - e di cui fanno parte il medico malato di Sla Marco Melazzini, la ex sottosegretario al Welfare e alla Salute, Eugenia Roccella, l'attore Alessandro Bergonzoni, il cantante Ron e il parlamentare del Pdl Antonio Palmieri. Per diffondere la conoscenza di questo club, quest'anno i soci hanno pensato di stampare un libro-agenda: «L'inguaribile voglia di vivere». Un'agenda particolare nella quale ogni mese è presentato da uno dei dodici testimonial del Club omonimo che spiegano, nel loro vissuto quotidiano, che cosa significa per loro, «inguaribile voglia di vivere». Sono persone diverse per storia, radici, provenienze ed estrazione, che, in prima persona o attraverso ciò che è capitato ad amici o parenti, affrontano la vita seconda una prospettiva diversa, quella della malattia.
Il club si pone come scopo quello di creare e realizzare progetti concreti a sostegno di chi ha bisogno. Un sostegno di natura economica e solidale, mettendo sempre al centro di ogni azione l'uomo e la dignità della vita. Ma anche di realizzare piccoli e grandi desideri dei malati, senza stare lì a piangersi troppo addosso. Qualche esempio. Nel primo anno di vita il Club ha regalato un'estate al mare a una disabile che da 20 anni aveva questo desiderio. Ha donato una giornata nel ritiro del Milan a un supertifoso rossonero malato di Sla. Ha acquistato un apparecchio per la riabilitazione a un ragazzo rimasto paralizzato a seguito di un incidente stradale. Significativo uno stralcio del manifesto dell'associazione: «Questo vuole essere il club dell'allegria. Il club che tutela la vita, col sorriso. Il club che vuole abbattere tutte le barriere, a cominciare da quelle culturali. Il club che si batte affinché si faccia qualcosa di più, molto di più, per chi è solo. Per chi è malato.
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