Unicredit regina del listino. In evidenza Mediolanum, bene Impregilo

Non poteva cominciare meglio la settimana di Piazza Affari che, sulla scia degli altri mercati europei e spronata da Wall Street, mette a segno un ottimo rialzo in una seduta condizionata dai numerosi stacchi cedola da parte di molte società dell'S&P/MIB. L'indice dei 40 titoli principali, che era partito a -4%, chiude a +2,07%, ma aggiungendo l'impatto dello stacco cedola del 2% circa, si arriva a un guadagno effettivo di oltre il 4%. Il Mibtel ha chiuso a +1,39%, l'Allstars a più 0,90%. Volumi per 2,5 miliardi di euro circa. «E' stata una seduta più legata all'analisi tecnica che ai fondamentali. L'S&P/MIB viaggiava su una resistenza importante, la cui rottura apre ulteriori spazi di risalita», spiega un trader che sottolinea «forte volatilità. Unicredit spicca tra le banche. «Ci sono movimenti anomali legati allo stacco del dividendo», spiega un trader che ipotizza la chiusura di posizioni "corte". Le azioni di Piazza Cordusio hanno chiuso in rialzo del 12,92% a 1,8 euro, facendo meglio del listino principale. Rispetto ai minimi dello scorso sei marzo (a 61 centesimi), UniCredit ha triplicato il suo valore (circa +200%). Sulla scia altri bancari come Bpm (+8,23%), il Banco Popolare (+5,56%), Intesa Sanpaolo (+4,44%); i segni positivi sono più marcati, come si vede, per i titoli più penalizzati nelle sedute precedenti. Mediolanum recupera il 7,88% e Generali il 3,02% mentre fra gli industriali sale Fiat (+4,12%) in attesa di notizie dalla Germania, dove l'ad Marchionne sta incontrando i vertici Gm Europa e fra due giorni scade il termine per la presentazione del piano al governo tedesco. Bene fin dall'inizio della giornata Stm (+8,92%), Telecom Italia (+5,6%). Dopo un avvio contrastato, anche il comparto energetico si è adeguato alla media rialzista: in particolare Eni ha chiuso a +2,50% mentre Saipem, positiva fin dall'apertura anche grazie a un nuovo contratto in Kazakhstan, ha guadagnato il 2,98%. Prosegue il rialzo di venerdì scorso anche Parmalat (+3,64%); vola Cir (+9,66%). Corre Impregilo (+6,44%) dopo che Cassa Lombarda, sulla scia delle stime sul 2009 comparse nella Lettera all'Investitore di domenica de il Sole 24 Ore, ha confermato il "buy" «sulla base della capacità del gruppo di crescere all'estero e partecipare a qualsiasi lavoro che dovesse iniziare in Italia». Segno meno fuori dall'S&P/MIB per Mariella Burani che stamane ha annunciato una perdita lorda nel trimestre di 1,7 milioni di euro.

Balzo quasi a due cifre per Igd, titolo più interessante in base ai multipli del settore immobiliare secondo gli analisti. Chiusura in deciso rialzo anche per le principali Borse europee. A Francoforte il Dax ha guadagnato il 2,42%, a Parigi il Cac40 il 2,41%, a Londra il Ftse100 il 2,26%, a Madrid l'Ibex-35 il 2,01%.

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