Roma - Le celebrazioni per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia tornano a dividere la politica. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, invita il governo a chiarire "intendimenti e programmi". Appello accolto dal ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ammettendo che "non c’è più tempo da perdere". Ma la Lega non ci sta e frena. "In un momento come questo vanno evitate le celebrazioni elefantiache, le spese inutili e frammentate in mille rivoli - ha avvertito il presidente dei deputati della Lega Nord, Roberto Coto - altre sono le priorità e le esigenze della gente".
L'appello di Napolitano "Attendo una risposta oramai improrogabile dal governo, affinché chiarisca i suoi intendimenti e i programmi in vista dell’anniversario", ha dichiarato Napolitano nel corso del colloquio concesso alla Stampa. "Se ho scritto una lettera è per avere una risposta - ha, quindi, sottolineato il capo dello Stato ricordando la missiva spedita lo scorso 23 luglio al presidente del Comitato - ormai siamo a fine agosto, la scadenza comincia a non essere lontana e se in autunno non si stringe". Napolitano ha osservato che "a quel punto, saremo arrivati alla fine del 2009 e quindi occorrerà fare tutto nel 2010, perchè gli eventi possano regolarmente aver luogo l’anno dopo. I tempi - ha, infine, avvertito ancora il presidente della Repubblica - sono molto stretti".
Scajola: "presto le risorse" "Le dichiarazioni del Presidente della Repubblica sono un autorevole stimolo a portare avanti le iniziative programmate per i 150 anni dell’Unità d’Italia, che già sono all’attenzione del presidente Berlusconi, sempre molto sensibile nei confronti del Presidente Giorgio Napolitano", ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, che ha aggiunto: "Si tratta di un appuntamento storico, di tutto il paese, che va celebrato in modo adeguato e sobrio. Per questo nelle scorse settimane in Consiglio dei ministri avevo reso noto di aver disposto la verifica della possibilità che i fabbisogni finanziari per sostenere gli interventi previsti per questa celebrazione possano trovare risorse anche nei programmi regionali Fas. In tal senso ho già formalizzato con una lettera al ministro, Sandro Bondi, e al sottosegretario, Gianni Letta, la disponibilità mia e quella dei miei uffici".
La Russa: "Non si perda tempo" "Fa bene il presidente della Repubblica a stimolare il governo, perchè non c’è più tempo da perdere", ha subito replicato La Russa accogliendo con favore le sollecitazioni del capo dello Stato. Il ministro ha assicurato all’Adnkronos che Sandro Bondi "ce la sta mettendo tutta, nonostante abbia trovato alcune difficoltà impreviste, a causa di un programma che si dilata sempre di più invece di definirsi". Quindi "il ministro dei Beni culturali sta facendo il massimo, ma dal presidente della Repubblica arriva una sollecitazione giusta a tempi più rapidi". "Io stesso - ha, poi, rimarcato il titolare della Difesa - pur essendo un ministro che ha competenze sulle celebrazioni per l’Unità d’Italia, sono rimasto estraneo alla preparazione e sarei felice di essere coinvolto. Dico a Bondi: sono a disposizione, do la mia piena disponibilità, sia personale sia come Forze Armate, considerato anche che abbiamo il know how necessario per gestire le grandi ricorrenze".
Calderoli: "Niente marchette" "È giusto che il presidente della Repubblica che rappresenta il Paese abbia a cuore il problema. In ogni caso, è stato fatto un lungo esame e sulla base di questo il ministro Bondi porterà in consiglio dei Ministri la propria proposta che sarà valutata e condivisa dagli altri ministri", ha subito ribattuto Roberto Calderoli, ministro per la Semplificazione amministrativa, interpellato telefonicamente dall’Ansa. "Quello che mi sembra condivisibile - ha sottolineato il ministro leghista - è il fatto che si rivaluti una serie di iniziative che qualcuno ha definito, credo a ragione, 'marchette'. Sarebbe più opportuno che se ne realizzi una di valore simbolico e non cento cosettine. Qualcuno ha fatto l’esempio di ciò che è stato fatto in passato". "Non bisogna guardare al dito - ha aggiunto l'esponente del Carroccio - ma pensare alla luna perché non basta celebrare gli anniversari dell’Unità d’Italia ma bisogna prima di tutto realizzarla, risolvendo la questione meridionale e quella settentrionale. In tal senso il federalismo mi sembra lo strumento più adeguato".
"Personalmente - ha, infine, concluso Calderoli - sono dell’idea che sulle celebrazioni ci sia da fare una valutazione attenta in un momento di crisi così grave. Tutto quello che verrà risparmiato va destinato al contrasto della crisi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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