Usa, accuse di razzismo al film "Prince of Persia": c'è il rischio boicottaggio

Il film della Disney, nelle sale italiane dal 19 e in uscita venerdì in America, viene contestato per la scelta della produzione di non ingaggiare nel cast nessun attore asiatico, neppure per i ruoli chiaramente etnici

Usa, accuse di razzismo 
al film "Prince of Persia": 
c'è il rischio boicottaggio

Los Angeles - Accuse di razzismo per Prince of Persia, il film che la Disney ha tratto dal famoso videogioco ambientato fra le sabbie dei deserti mediorientali. Mentre la saga ludica aveva sorpreso positivamente i critici per la capacità di mostrare gli abitanti del mondo mediorientale come principi e cavalieri, anziché come pericolosi terroristi, il film, nelle sale italiane dal 19 e in uscita venerdì in America, al contrario, ha suscitato non poche proteste per la scelta da parte della produzione di non ingaggiare tra il cast nessun attore asiatico, neppure per i ruoli chiaramente etnici.

I protagonisti Nei panni del protagonista, il principe persiano del titolo, c’è l’americano Jake Gyllenhaal, al suo primo blockbuster dopo i ruoli impegnati in Donnie Darko, Jarhead e in quello più noto di un cowboy gay in Brokeback Mountain. Al suo fianco la giovane attrice inglese Gemma Arterton (appena vista a Cannes protagonista della commedia Tamara Drew di Stephen Frears) che interpreta una iraniana e il più esotico fra i membri del cast, il premio Oscar Ben Kingsley, di sangue indiano ma tanto inglese da vantare il titolo di Sir, è stato ingaggiato per il ruolo del cattivo. Anche i personaggi minori, riporta il Los Angeles Times, che ha raccolto le proteste dei rappresentati delle comunità musulmane a Los Angeles, sono rappresentati da bianchi.

Le accuse Guy Aoki, presidente della Media Action Network for Asian American è convinto del fatto che i produttori di Hollywood non ingaggino attori dai tratti etnici per paura di perdere audience: "Assumere che il pubblico non andrà al cinema per vedere protagonisti asiatici è presuntuoso ed è un insulto". Jerry Bruckheimer, produttore di Prince of Persia non ha voluto commentare la dichiarazione. Il film uscirà questo fine settimana negli Stati Uniti e solo allora sarà possibile capire se la proposta delle associazioni asiatiche e musulmane di boicottare la pellicola avrà fatto presa sul pubblico.

La storia La trama del film unisce quella dei vari capitoli del videogioco, in tutto nove a partire dal 1989: Gyllenhaal è Dastan, un principe dell’antica Persia che vuole impedire a un malvagio re (Kingsley) di impossessarsi delle "Sabbie del tempo", un

oggetto magico in grado di permettere viaggi spazio temporali. Fra combattimenti sulle dune e salti acrobatici l’eroe cercherà di raggiungere il suo intento aiutato dalla principessa Tamina, interpretata dalla Arterton.

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